Il sole sorge su Angkor Wat
Stamattina la sveglia è alle 5 per poter assistere all’alba su Angkor Wat, uno spettacolo imperdibile che vale la pena dell’alzataccia, almeno a detta del mio autista conosciuto ieri all’ingresso del grande sito.
Puntuale arriva il tuk tuk che mi porta al grande tempio.
E’ notte fonda. Non è facile orientarsi tuttavia dopo pochi passi mi rendo conto di non essere l’unica ad aver avuto la stessa idea…
In lontananza vedo decine e decine di tuk tuk che si dirigono verso la mia direzione creando una lunghissima fila di luci.
Ecco di nuovo l’assalto dei turisti e si smorza quella magia che credevo di poter vivere con una manciata di persone seduta sul prato di fronte al piccolo laghetto dove Angkor Wat si specchia.
Mi sembrava di essere a Woodstock!!!
In pochi minuti come tante formichine industriose sia i turisti armati di cellullari e macchine fotografiche che i locali con le loro bancarelle di souvenir improvvisate, hanno invaso completamente l’area intorno al tempio.
Quando sono arrivata i posti migliori erano già occupati, i flash degli scatti illuminavano il cielo ancora buio e io pentita di essere stata così ingenua…
Non ho potuto non pensare alle parole di Terzani nel libro che il caso ha voluto stessi leggendo proprio in questi giorni:
“Singapore è la Betlemme della nuova grande religione: la religione dei consumi, del benessere materiale, del turismo di massa. Non c’ è più bisogno di cattedrali o di moschee…E’ ormai vero quasi dappertutto in Asia…” (tratto da Un indovino mi disse).
Come tutte le attività turistiche inflazionate, l’esperienza si è rivelata una gran delusione nonostante la bella foto che sono riuscita a scattare.
Avrei preferito di gran lunga assistere al miracolo del nuovo giorno senza la foto dell’anno ma con un’emozione nel cuore.
Il sogno che mi è stato venduto invece è stata una gara di velocità e spintoni vari per accapparrarsi il posto migliore in cui scattare la famosa foto ricordo.
Nessuna magia nè il silenzio solenne che precede l’inizio di un nuovo giorno nè tanto meno l’atmosfera mistica che immaginavo poche ore prima..
Ormai dovrei averlo imparato: mai farsi aspettative troppo grandi, specie quando si viaggia.
Il meglio arriva quando meno te l’ aspetti (o forse non è così anche nella vita??)
Il sole è già alto quando comincio l’esplorazione della parte più grande del complesso di Angkor.
Visiterò ben 5 templi dislocati su 35 km stavolta senza bicicletta ma in tuk tuk?
Se da un lato la delusione brucia dall’altro una meravigliosa sorpresa è in agguato…
Ma te ne parlerò nel prossimo post altrimenti diventerebbe troppo lungo e ti annoieresti?
Ti è mai capitato di crearti un’aspettativa su un posto e rimanerne deluso?
Da Angkor Wat è tutto
Un abbraccio
Veronica
6 gennaio 2019
Beautiful, despite all the people.
Oh yes my dear ????
Di certo una bella idea la Cambogia ?
Si Marco e nemmeno era nella mia lista…un viaggio fantastico e inaspettato?
We had been told by many people in advance how horrible it would be with so many people so we went very early and had low expectations. As a result we enjoyed the sunrise in spite of the throngs of tourists. This was 5 years ago so maybe it’s worse. Or as you say high expectations can ruin it.
I think that in 5 years they have unfortunately worsened … there really was a stadium crowd?
You did well not to make too many expectations … I was absolutely not prepared?
I was naive … but in the end we see the positive side: I saw the sunrise in a unique location?❤
Ciao Veronica,
è sempre bello leggerti,
anche se avresti voluto
vivere questa avventura un
po più in solitaria penso
comunque che sia stata bellissima 🙂
Aspetto il tuo prossimo post!!
Un grande abbraccio,
sempre la numero Uno <3
ciao, Monica 🙂
Cara Monica ti ringrazio come sempre mi sei vicina e mi capisci…certo alla fine è stata un’esperienza unica ho dovuto fare uno sforzo di concentrazione non indifferente autoconvincendomi di essere lì da sola?????
Un abbraccio forte e alla prossima avventura?❤
Ciao cara Veronica,
sono certa che tu prenda sempre il meglio dalle cose che vivi 😉
Ti abbraccio, ti auguro una buona giornata
a presto 🙂
<3
Bisogna sempre guardare il lato positivo??? buona giornata anche a te mia cara
hai la coda dei commenti impostata su 5 direi, ed e` dura per dei chiacchieroni come noi due…, quindi riparto (almeno con i commenti, intendo).
anche per me e` piacevole e non troppo comune poter parlare con chi ha una concezione del viaggiare cosi` simile alla mia: quindi godiamoci questi bellissii scambi di idee.
se dai un’occhiata al video che ho linkato da me su Angkor versione 2009 potrai fare direttamente qualche confronto almeno sommario con quella che hai visto tu.
non facevo molti video di viaggio allora, come e` successo dopo, ma potrei forse montarne qualcuno in piu`, a breve, quando tornero` sui luoghi blogghistici del delitto… 🙂
alla Cambogia mi sono avvicinato passando per il Laos nel giro del mondo 2014, ma sono oramai quasi cinque anni e forse qualcosa e` gia` cambiato anche li`, i segni della trasformazione immane si potevano toccare e si chiamavano Cina, mentre nel Vietnam questa era gia` avvenuta.
come scrittore globale sull’Asia non credo che si possa indicare altro autore che Terzani in effetti, in Italia, ma non conosco abbastanza bene le letterature straniere; certo in Italia il gusto per il viaggio in Asia e per le culture asiatiche e` molto minore che in Germania, a quanto ho potuto vedere: siamo un paese molto chiuso e provinciale.
a Stuttgart, dove vivevo, c’e` il Linden Museum, un notevole museo etnografico con mostre periodiche su temi specifici e moltissime sull’Asia: l’ultima che ho visto riguardava la cultura del cibo in Giappone, in tutti i suoi aspetti, anche filosofici: ci scrissi anche un post… https://corpus15.wordpress.com/2017/04/10/oishii-mi-piace-il-cibo-in-giappone-154/ che contiene un link ad un video.
e` da punti di vista simili che nasce la mia critica Terzani, cioe` da una informazione piu` vissuta che letta, purtroppo.
un abbraccio, cara veronica
a no ecco
sparito il commento
la tua domanda: “Ti è mai capitato di crearti un’aspettativa su un posto e rimanerne deluso?””
R: Qualche volta in montagna dove arrivano i turisti in massa… l’unica fortuna è che io riesco sempre a trovarmi un angolino tutto mio…
La montagna è il tuo regno caro Sal … sai bene dove rifugiarti in caso di “pericolo”?
a settembre sono stato a Cracovia e ho colto l’occasione per visitare auschwitz. Per era la prima volta in posto del genere e pensavo mi avrebbe colpito e toccato. Invece mi ha deluso parecchio. Un sito sfruttato solo per far andare turisti. Un sacco di visite guidate con persone che si facevano selfie all’entrata, bambini che urlavano, insomma non è stato come me lo aspettavo. Con questo non dico che non mi hanno fatto nessun effetto anzi però mi aspettavo qualcosa in più e l’atfosfera frenetica che c’era non me l’ha fatto vivere come avrei voluto
Quanto ti capisco Gabriele…è la stessa sensazione che ho provato anche io aspettandomi quel silenzio, quel rispetto e quella pace che per certi luoghi dovrebbere essere d’obbligo … invece ti sembra di stare in un concerto che stona troppo con il contesto?
Ti abbraccio forte e grazie della visita❤
Mi piace quando vado in un posto non rimango deluso sono ancora nel mio sogno il mio sogno immaginario è così forte mi distoglie dalla realtà niente mi toglie il sorriso da quello che vedo
Che bello Dino?…riesci ad entrare e restare in un’altra dimensione…❤
Un abbraccio caro Dino
no, non ho visto l’alba ad Angkor Wat, e stavo per dire: che cosa mi sono perso, ma mi hai tolto il rimpianto.
una esperienza simile l’ho vissuta invece al vulcano Bromo in Indonesia: l’alba tra una folla schiamazzante di turisti;
https://www.youtube.com/watch?v=14hVdQwf2mE
(gli altri link, li metto da me…)
per fortuna mi sono emozionato lo stesso, dato il contesto, ma soprattutto sono stati fantastici i km in moto all’andata e al ritorno!
sono invece riuscito a vedere il tempio in altri orari senza troppa folla intorno: sono stato fortunato, ora capisco; tra qualche mese ripubblichero` le mie cronache, ti avviso…
o forse tutto e` gia` molto cambiato in dieci anni…
capisco dall’ultima foto dove sei stata dopo, e non vedo l’ora di leggere la prossima puntata…
su Terzani dico una cosa antipatica: non mi pare un buon viatico per l’Asia, l’ha guardata ancora con superiorita` da occidentale e non mi pare che l’abbia amata davvero: sono odioso e presuntuoso, vero?
– wordpress ha cercato di fregarmi di nuovo, ma questa volta ho memorizzato il commento!
Esatto caro Mauro non ti sei perso nulla di esilarante…peccato perchè la location era meravigliosa…e vabbè che ci dobbiamo fare…
Mi stavo chiedendo proprio questo: “Ci sarà un momento in tutta la giornata in cui questo luogo potrà starsene in silenzio?…”
Forse tu dieci anni fa hai fatto in tempo a godertelo e non vedo l’ora di leggere la tua esperienza!
Eh si per chi è stato ad Angkor l’indizio che ho messo lascia pochi dubbi…
Di Terzani è il mio primo libro e devo confessarti che mi piace molto, lo trovo schietto e adoro il suo modo di descrivere i luoghi…alcune cose che ho letto le ho ritrovate a Bangkok ma anche in Cambogia soprattutto a Sihanoukville che sta diventando una nuova Singapore: l’intera costa è stata comprata dai cinesi e tra qualche anno sarà invasa di grattacieli, casinò ed alberghi a luci rosse…
Tuttavia mi fido anche del tuo parere quindi dovresti consigliarmi a questo punto un altro autore che sia un buon viatico per l’Asia : )
Bisogna sempre sentire due campane…
Un abbraccio caro Mauro e a presto
Il preludio dell’alba sul vulcano Bromo era uguale ad Angkor Wat ; )
Ma la tua ha dei colori strepitosi alla fine ne valeva la pena!
ma anche la tua foto qui sopra e`stupenda, cara veronica!
se darai un’occhiata al video su Angkor Wat che ho postato di la` vedrai che io ho fatto l’esperienza, a questo punto straordinaria, devo pensare, di averla visitata che era quasi deserta…
lo stesso devo pensare di Sihanoukville, che era allora una cittadina modesta, e di tutta la mia esperienza cambogiana, di cui mi rimane almeno una camiciola verde con i nodi al posto dei bottoni, che uso ancora quando vado in Indocina…
la globalizzazione e` gia` arrivata anche li`? per sfuggirle bisogna mettersi alla scoperta di luoghi sconosciuti o quasi?
oppure viaggiare mescolandosi ai modi di vita del posto ed evitando accuratamente tutto quel che pare trappola per turisti: ma non ci sono ricette…
un autore migliore di Terzani sull’Asia nel suo insieme? direi che in Italia non c’e` (sorrisino ironico): Un indovino mi disse e` proprio il suo libro che mi ha convinto di meno; tuttavia non vorrei avere dato un’impressione sbagliata: Terzani scrive benissimo; l’ultimo suo libro che ho letto, quest’estate, riguarda la caduta dell’URSS e un suo viaggio in quelle settimane tra Siberia e repubbliche ex-sovietiche dell’Asia centrale ed e` illuminante, anche se alla fine lascia un retrosapore amaro.
ma mi convince di piu` in libri come questo, dove e` giornalista, che quando tenta delle sintesi culturali: va di sicuro letto, non c’e` dubbio, ma non e` la fonte della verita` sempre e la grande cultura dell’Asia a me pare che gli resta estranea, si accontenta di aspetti un po’ superficiali.
– e adesso comincia la battaglia per postare il commento…
Direi proprio che sì, hai vissuto un’esperienza straordinaria a visitarlo quando era deserto…credo che ormai sia diventato impossibile?
Mi sa che in dieci anni ne sono cambiate troppe di cose e la globalizzazione sia arrivata anche qui anche se per ora sembrerebbe circoscritta alle città…spostandomi sempre in pullman ho avuto modo di vivermi anche la Cambogia più autentica delle campagne dove c’è povertà, sporcizia, natura incontaminata (con qualche milione di mine ancore inesplose sparse?) e la sofferenza di un popolo che continua a subire dei torti in nome del Dio denaro (che poi alla fine fa arricchire sempre di più i ricchi)…
Sarebbe interessante se potessi tornarci ora e fare un paragone con dieci anni fa…?
Credo che l’unico modo per sfuggire ai circuiti turistici o perlomeno evitare di cadere nella trappola sia viaggiare sui pullman o gli autobus locali…ci si immerge completamente nella realtà del posto, si parla con le persone che ci vivono che ti possono dare la dritta su quello che puoi vedere o dove andare a mangiare…altro che guide turistiche e tripadvisor?
Per quanto riguarda Terzani e l’autore da mettergli a confronto…vale anche uno straniero dai?
Ti abbraccio fortissimo e sappi che è un piacere trovare qualcuno con cui scambiare delle impressioni così profonde su un viaggio…non mi capita spesso❤