ANGKOR: LA PARTE PIU’GRANDE
La mattinata dopo la mia alba alternativa prosegue nella scoperta della parte più grande di Angkor che copre un raggio di 35km. La delusione di poche ore prima viene completamente spazzata via dai 5 templi che vedrò tra cui Ta Prohm, il tempio più impressionante che abbia mai visto in vita mia…
Sei pronto a scoprirli con me?
Tempio Preah Khan
Il tuk tuk mi lascia al primo ingresso del tempio dandomi appuntamento all’uscita ovest.
All’inizio non ne comprendo il motivo ma dopo pochi passi mi rendo conto della grandezza di Preh Khan che raggiungerò dopo cinque minuti di passeggiata in un parco popolato da giganteschi alberi secolari…
La visita superficiale del tempio richiede almeno una mezz’ora: è un labirinto di porte e corridoi che si snodano a destra e sinistra da quello centrale.
Mi diverto ad esplorarlo immaginando dove mi porterà la stradina di turno.
A volte sbuco in cortili invasi da pietre cadute con alberi la cui altezza è impressionante altre in cumuli ammassati di rovine.
Alla fine mi ritrovo in un grande spiazzo da cui si apre una nuova strada che presumo porti all’ingresso sud.
Mi giro per trovare l’ingresso ovest per uscire e lì rimango a bocca aperta vedendo le radici di un imponente albero che hanno quasi inghiottito tre aperture del tempio…
Descriverlo a parole è riduttivo. La forza della natura che annienta quando vuole la mano dell’uomo è disarmante…
Resto qualche minuto ad osservarlo incredula, godendomi anche quel solenne silenzio che avvolge il grande tempio.
Tempio Neak Pean
La seconda tappa del tuk tuk ferma a Neak Pean.
La lunga passerella in legno che bisogna attraversare per raggiungere il tempio mi rapisce più della costruzione stessa.
Taglia per una vastissima palude con l’acqua dai riflessi celesti ed alti alberi dal fusto bianco che svettano ovunque: un paesaggio surreale.
Tira costantemente un vento fresco che dà la sensazione di essere al mare.
Alla fine della passerella appare Neak Pean un piccolo tempio che sorge al centro di un laghetto circondato da verdissime ninfee.
Si può ammirare però solo dall’esterno.
Tempio Sa Tom
Terzo tempio della giornata che mi colpisce per la dolce melodia diffusa dagli altoparlanti nel giardino antistante l’ingresso ma soprattutto per la sua sorprendente uscita.
Passerò infatti sotto un gigantesco albero che fa da splendida cornice alla porta.
Anche qui la natura si fonde con la creazione dell’uomo infondendo quel tocco in più di magnificenza e mistero…
Mi scatterà questa foto una giovanissima mamma cambogiana accompagnata dal suo bambino vestito soltanto di una maglia sporca e del suo pannolino in cambio di qualche acquisto nella sua umile bancarella.
Tempio Pre Rup
Uno dei templi che entra nella classica dei miei preferiti.
Molto simile a Baphun di cui vi ho parlato quando sono stata ad Angkor Thom
E’ super panoramico?
Bisogna salire una ripida scala per raggiungere la cima da cui si gode di un panorama mozzafiato con vista a 360 gradi sul cortile, la giungla e la grande struttura d’ingresso al tempio.
Seduta a contemplare tanta bellezza pensavo a come si sia potuta concepire tale grandezza e a quanto tempo ci fosse voluto per realizzare una tale opera che è resistita nel corso dei secoli…
Tempio Ta Prohm
L’ultima fermata è quella più emozionante: il tempio che ho visto per la prima volta circa nove mesi fa al cinema.
Ero andata a vedere Tomb Raider quando ho visto la scena ambientata nel tempio invaso da enormi radici quasi soffocato dalla loro grandezza.
Mi sono detta: “Devo scoprire assolutamente dove si trova”
Detto fatto: Ta Prohm, Angkor Wat Cambogia.
Era il tempio che giustificava la mia partenza ed ero impaziente di vederlo dal vivo…
L’ho lasciato per ultimo apposta, l’attesa aumenta il piacere si dice e così è stato.
Una volta ogni tanto la realtà supera le aspettative e Ta Prohm ne è la testimonianza.
Nessuna foto può rendere la grandezza e l’altezza degli alberi all’interno del tempio.Non possono entrare in una foto a meno che non ci allontani di parecchi passi e a quel punto si potrebbe renderne solo l’ altezza ma non la grandezza…
Già solo l’ingresso toglie il fiato.
Un enorme albero storto sbuca dal tetto ormai in rovina del tempio e sulla destra un altro gigantesco albero dà il benvenuto all’interno della struttura.
Si segue un percorso turistico (non si ha scelta dato il sovra affollamento?) che rallenta la visita.
Essendo il più famoso ed effettivamente il più affascinante dei templi è anche il più frequentato,per cui mi metto l’anima in pace e cerco di godermi il momento tanto sognato: l’arrivo nel punto più suggestivo in cui è stato girato il film.
Quando mi sono trovata davanti a quell’intreccio di radici che avevano ricoperto quasi tutto l’accesso sono rimasta senza parole…
D’istinto ho alzato gli occhi al cielo per osservare l’albero che sovrastava la struttura: sembrava non finire mai…
La visita richiede un’ora abbondante tra code e fermate contemplative.
A differenza degli altri templi qui è la natura ad essere la protagonista indiscussa creando con le sue enormi radici un’opera d’arte di rara bellezza.
Ovunque ci si volti si spalancano occhi incruduli e meravigliati.
Se dovessi riassumere Ta Prohm con un aggettivo sarebbe : stupefacente.
In tutto questo splendore ho dimenticato di tornare indietro per uscire dall’ingresso dal quale ero entrata così ho preso ingenuamente un’altra via e indovina????
Mi sono persa????
Come da tradizione ormai…
Visto che solo per tornare indietro avrei impiegato almeno un’altra mezz’ora e sotto il caldo di mezzogiorno cominciavo ad accusare un po’ di stanchezza, ho optato per una strategia tattica: ho preso un altro tuk tuk per cercare il mio in chissà quale ingresso di Ta Prohm…
Mi sono fatta un sacco di risate perchè ogni volta che ci avvicinavamo ad uno dei 4 ingressi, popolati da un fiume di gente e tuk tuk parcheggiati l’uno attaccato all’altro,l’autista si metteva a suonare come un pazzo per attirare l’attenzione!
Al terzo tentativo per fortuna riconosco il mio tuk tuk e sono salva??
Tornerò in albergo ma solo per caricare le batterie della macchina fotogratica: la giornata è ancora lunga e le emozioni non finiscono qui.
Il pomeriggio mi aspetta uno dei villaggi galleggianti del lago dolce più grande del Sud-est asiatico: il Tonle Sap.
Te ne parlo al prossimo post?
Qual è il tempio che ti è piaciuto di più?
Un abbraccio da Angkor Wat
Veronica
Ancora 6 gennaio 2019
[…] di oggi mi ha già regalato emozioni a non finire dall’ alba ai templi mozzafiato di Angkor ma è ancora troppo presto per fermarmi […]
Spettacolo
risposta collettiva ai tuoi tre commenti (ma quanto tempo mi stai dedicando, come fai? un grazie davvero grande).
per questa parte del viaggio dove ci sono i video ci saranno anche dei post scritti al rientro, ma praticamente solo per Siem Reap, poi tutto finisce.
ti do il link al secondo video su Siem Reap, che e` praticamente la continuazione del primo.
https://www.youtube.com/watch?v=VQ2eK1JAF0k
e` ancora una esplorazione della Siem Reap popolare fatta il primo giorno che ci sono arrivato, ma qui con una attenzione particolare alla vita dei monasteri.
ma, dimmi, e` molto cambiata Siem Reap?
– ehi, gli animali che hai visto sulla riva del fiume sono statue!!! 🙂 🙂 🙂 – dici che dovevo dirlo? 🙂
Che meraviglia! ❤
Crisss????…so che mi capisci❤❤❤
Mi piace il tempio avvolto dalle radici di un albero una simbiosi per una vita eterna
Eh già Dino…un’opera così perfetta che solo la natura può creare❤
di sicuro ci sara` una integrazione di esperienze, di luoghi, di sensazioni, di momenti storici differenti: per esempio, io allora a Phnom Penh incontrai anche un amico di mio figlio che lavorava per il tribunale internazionale che giudicava alcuni responsabili del genocidio compiuto dai Khmer rossi.
per il momento sono io che mi godo il tuo viaggio; ma aspetta maggio.
pero` per non farti soffrire troppo, ti anticipo ancora i pochi videoclip che riuscii a montare dieci anni fa (lavoravo ancora!! e parecchio); purtroppo temo che resteranno anche gli ultimi, dato che entrambi i dischi fissi su cui avevo salvato foto e filmati si sono rotti alla fine dell’anno scorso.
col che ho perso direi definitivamente tutto il mio materiale video dei viaggi, tenendo conto che un altro hard disk con altri filmati lo fece cadere e distrusse un mio nipote…
la maledizione che mi grava addosso ha colpito ancora! e questa volta per sempre; per fortuna qualcosa si e` salvato sul canale: ma per la Cambogia 5 video in tutto.
comunque uno su Angkor te lo avevo gia` mandato in un altro commento, ma forse non hai avuto tempo di vederlo.
il primo che ti mando oggi e` sul volo Frankfurt – Siem Reap, con scalo a Seul, e non e` interessante, salvo forse che come documento sulla psicosi dell’influenza aviaria a Seul, e per le ultime immagini dell’aeroporto dell’arrivo finale.
https://www.youtube.com/watch?v=gZhix_HQcAE
se possono interessarti ti mando poi anche i link dei successivi su Siem Reap, ma sempre uno per commento, per non finire nello spam… 🙂
un abbraccio, Veronica…
Purtroppo non ho fatto in tempo a vedere il museo del genocidio perchè sono stata a Phnom Penh soltanto una notte e di passaggio?…
Mi sono documentata però sull’orrore di quel periodo di cui ero totalmente all’oscuro…a scuola oltre la seconda guerra mondiale non esiste storia o forse si preferisce ignorare…mi vergogno pure di questa cosa.
Quando sono partita per la Cambogia non conoscevo assolutamente il suo triste passato…poi tu mi hai scritto del museo e guarda caso sul libro di Terzani al mio rientro sono arrivata ad un capitolo in cui parlava proprio della terribile sofferenza che ha subito il popolo di questa terra…
Forse è stato meglio così…magari non l’avrei vista con gli occhi ingenui della non-consapevolezza, non l’avrei vissuta con la spensieratezza di un bambino e anzi forse se avessi saputo delle milioni di mine ancora inesplose, della povertà e delle triste storia sarei partita con meno entusiasmo…
Aspetterò fino a maggio con impazienza…mi sarebbe piaciuto molto sedermi a bere una tazza di thé in un bar con te a scambiarci impressioni ed emozioni su questo viaggio così particolare e ricco…
Ora vado a vedermi uno dei superstiti dei tuoi preziosi video ? (ed è un grande peccato che gli altri si siano persi…)
Un abbraccio forte forte caro Mauro?
cara Veronica, hai usato bene la parola superstiti per i miei video: infatti ieri sono andato a ricercare i miei diari di viaggio del 2009 e mi sono trovato di fronte a una sconcertante realta` alla quale non volevo arrendermi: in situazione ho scritto soltanto un resoconto dell’arrivo, ma durante il viaggio non ho scritto nulla (anche se credevo di ricordare esattamente il contrario: evidentemente quesi resoconti me li sono detti tra me e me, ma non li ho scritti).
in realta` sul blog ho cominciato a ricostruire il viaggio a giugno, dopo essere tornato, via via che pubblicavo i miei primi video, ma poco dopo sono dovuto andare a fare gli esami nella scuola italiana in Eritrea e purtroppo tutto e` finito ai primi cinque o sei post, che parlano soltanto di Siem reap, ma neppure di Angkor e per i prii tre o quatrogiorni soltanto del viaggio.
mi dispiace di avere continuare a suscitare un’attesa infondata, a ero in assoluta buona fede: scherzi della memoria!
in compenso pero` una buona notizia: ieri sono miracolosamente riuscito a recuperare le foto del viaggio in Cambogia: un terno al lotto e vedro` che cosa riusciro` a farne.
intanto ti mando il link al mio secondo video di allora: https://www.youtube.com/watch?v=p0AAsFSKUtg&t=319s
guardateli con calma, questi video, e quando puoi… questo e` un poco piu` interessante del primo, anche se lo trovo piuttosto lunghetto e noioso lo stesso.
Nooooooooo che tragedia…non dovevi darmi questa triste notizia?
Dovrò accontentarmi allora del tuo video con le foto almeno qualcosa si è salvato?…
Grazie comunque per il tempo che hai dedicato alla ricerca caro Mauro?
Un abbraccio forte e a presto?
Ps…ma quegli animali (il coccodrillo e l’altro sembra una leonessa) allo stato brado passeggiavano tranquilli sulla riva del fiume ????
forse il video parte dal minuto 5, occorre tornare all’inizio…
Si parte dal 5 minuto??…comunque l’ho visto tutto ed è davvero interessante…quanto avrei voluto leggere le tue avventure in Cambogia nel tuo blog…e vabbè dovrò accontentarmi delle tue belle foto?
continua l’esplorazione delle meraviglie, e questa volta sono sicuro di non averle viste tutte, dieci anni fa: ad esempio il Tempio Neak Pean non lo ricordo proprio, e quindi leggendoti ho un doppio piacere: quello della memoria e quello della scoperta.
ma anche il Tempio Pre Rup non credo di averlo visto; ma lo sapro` meglio fra qualche mese, quando tornero` sugli avanzi del mio blog cancellato, per ripubblicare i post nel loro decimo anniversario…
un abbraccio veronica, e grazie dell’impegno che metti a trasmettere anche a noi le tue emozioni; so bene quanta fatica ci vuole e ha del miracoloso!
Carissimo Mauro io sono troppo ma troppo curiosa di leggere i TUOI racconti per confrontare le nostre esperienze???
Sono certa che molte delle cose che avrai fatto tu…mancheranno a me oppure semplicemente notare le differenze che in dieci anni hanno trasformato questo paese…
Quanto alla ricostruzione hai ragionissima…è un lavorone ma lo faccio davvero con piacere perchè poi quando lo rileggo è come se vivessi il viaggio una seconda,una terza…una milionesima volta sempre con la stessa intensità❤
Ti abbraccio forte forte e aspetto con ansia i tuoi post “vintage”??
Ciao Veronica: queste sono immagini che tolgono il fiato! Tutto appare così suggestivo…
Mi è piaciuto molto anche il breve video in cui mostri le imponenti radici di quell’albero! E che dire dello splendore dei templi? La salita sin sulla cima di Pre Rup, mi sembra una di quelle esperienze che lasciano sicuramente il segno… penso all’emozione che avrai provato guardando da lassù!
Aspetto con impazienza nuovi aggiornamenti sul tuo splendido viaggio 🙂
Ciao Giovanni che piacere sentirti?
Ho scelto di pubblicare quel video perchè rende anche se in parte la grandezza delle radici e l’altezza degli alberi che in foto sarebbe impossibile rendere?
Quanto a Pre Rup…è insieme a Ta Prohm e Baphun il mio preferito…una vista indimenticabile…
Sono contenta che ti stia appassionando a questo viaggio, io ce la metterò tutta per descrivertelo nel migliore dei modi anche se l’augurio più grande che posso farti è ovviamente quello di viverle in prima persona direttamente sul posto❤
Ti abbraccio forte caro Giovanni
Veronica, sono senza parole!!! la bellezza di questi templi, con quelle radici immense che li avvolgono, sono incredibilmente stupendi. Non ci sono parole per esprimere quello che ho provato guardando le tue immagini. Grazie per questo meraviglioso viaggio!! Ti abbraccio forte, Vittoria <3
Carissima Vittoria scusa per la risposta tardiva ma dal mio rientro si è accumulato del lavoro arretrato e procedo a rilento…sarà che ancora ho il cuore e la testa in Cambogia??
Detto ciò sono veramente felice che ti siano passate (almeno in piccola parte) le emozioni che ho provato di fronte a questo capolavoro della natura?
Ti abbraccio forte forte e grazie per essermi sempre vicina❤❤❤
be… brava! che dire di più… aspetto il prossimo racconto. Sal