Un villaggio che galleggia sull’acqua
Dopo una piccola pausa di un paio d’ore in albergo sono di nuovo carica per scoprire un altro posto unico: il villaggio galleggiante sul lago più grande del sud-est asiatico: il Tonlé Sap.
La giornata di oggi mi ha già regalato emozioni a non finire dall’ alba ai templi mozzafiato di Angkor ma è ancora troppo presto per fermarmi qui…
Intendo godermi ogni attimo e vedere più luoghi che posso prima di lasciare Siem Reap e spostarmi verso sud.
Il tuk tuk arriva come sempre puntuale e in un’abbondante mezz’ora mi conduce al molo per imbarcarmi verso il villaggio galleggiante.
Mentre esco dal centro di Siem Reap osservo il paesaggio cambiare dopo pochi chilometri.
Dal caos e dal traffico cittadino passo alla silenziosa campagna popolata da palafitte in legno e baracche sul ciglio della strada dove bambini scalzi e seminudi giocano a rincorrersi allegri e spensierati.
Il verde è senz’altro il colore dominante: distese infinite di prati che si perdono all’orizzonte…
Arrivo al porto e mi rendo subito conto di essere caduta in un’altra trappola per turisti quando intravedo barconi pieni di gente.
Il prezzo del biglietto per la tratta di 15 minuti me ne dà ulteriore conferma: 30 dollari, decisamente fuori standard (considerando i prezzi medi molto molto più bassi)
Ormai sono qui, tanto vale proseguire…
M’imbarco su una specie di gondola a motore con un tetto che ripara dal sole ma apertas sui lati per poter godere della brezza del vento durante la navigazione.
Navigando sul Tonlé Sap
Durante il tragitto fisso l’acqua densa e marrone sulla quale mi trovo: sembra un fiume piuttosto di un lago.
C’è un via vai ininterrotto di piccole e grandi imbarcazioni che movimentano le acque del lago creando delle piccole onde che colpiscono continuamente la mia barca.
Sulle rive noto qualche abitazione che pian piano scompare per lasciare spazio al villaggio galleggiante che raggiungerò dopo un quarto d’ora di navigazione.
E’ davvero qualcosa di incredibile: ogni casa galleggia sull’acqua.
Ci si sposta con barche per andare al supermercato, in chiesa o a scuola: tutto vive armoniosamente sull’acqua.
Resto esterrefatta quando noto una bimba sui tre anni prendere un catino e mettercisi dentro remando con un bastone per raggiungere la casa vicina.
A colpirmi è stata la naturalezza del gesto e la tranquillità di quella bimba incurante che nel lago sguazzano allegramente tanti coccodrilli!
Il confinamento turistico
Il barcone approda su una struttura appositamente costruita per i turisti.
All’interno un bar dove si servono bibite ghiacciate e dell’acqua di cocco.
Trovo anche un negozio di souvenir e una bambina con un serpente al collo per le foto ricordo e tanti, troppi turisti cinesi.
Sono rimasta delusa dal confinamento turistico: se c’è una cosa che detesto quando viaggio è finire ad un tavolo a bere o mangiare perchè non c’è niente di meglio di fare…
Avevo letto sui villaggi galleggianti che erano collegati tra loro con delle passerelle in cui si poteva girare tra i colorati mercati sull’acqua.
Probabilmente si trattava di qualche altro villaggio chissà in quale parte dell’immenso lago…
Cederò però alla tentazione della foto con il serpente non tanto per la foto quanto per provare la sensazione di tenere sulle spalle un animale che ho sempre temuto.
Contrariamente a quanto credessi la pelle non è così viscida.
E’ morbida e liscia al tatto ma allo stesso tempo si percepisce una grande forza muscolare in ogni minimo spostamento dell’animale.
Dopo una mezz’ora riprendo la barca per tornare.
Tramonto sul Tonlé Sap
Sono ormai le cinque passate e il sole comincia la sua lenta discesa illuminando con la sua luce calda le acque calme del Tonlé Sap.
Stavolta ho la fortuna di assistere ad un insolito spettacolo: l’uscita da una scuola galleggiante!
Tanti bambini aspettano in fila per salire sulla barca che funge da scuolabus…
Riflessioni durante la navigazione
Lo sguardo continua ad essere rapito dall’acqua che sbatte contro la mia barca…
Mi godo la brezza fresca del vento, i raggi tiepidi del sole osservando ancora i bambini : sono sulla riva e mi salutano, altri fanno il bagno sollevando l’acqua torbida per schizzarsi.
Il mio pensiero va ancora ai coccodrilli che sguazzano allegramente lì sotto…
Sul tuk tuk rifletto sulla povertà di questo popolo: vive in baracche e svolge umili lavori, i piccoli girano scalzi e con pochi stracci addosso eppure non riesco ad intravedere sui loro volti tracce d’infelicità.
Sorridono sempre e si godono quel poco che hanno, trascorrono moltissimo tempo all’aria aperta, nuotano nei laghi senza paura di niente forse perchè non hanno niente da perdere.
Che sia questo il segreto della felicità?
E’ la seconda volta dopo l’esperienza in Kenya, che mi ritrovo a pensare che da queste persone del terzo mondo abbiamo solo da imparare.
Noi che abbiamo troppo di tutto sembriamo aver perso la cosa più importante: la felicità.
Sulla scia delle mie riflessioni si fa buio ed è ormai tempo di rientrare in albergo.
La mia lunga giornata si conclude con una grande stanchezza ma soprattutto con l’ immensa gioia di averla vissuta pienamente.
Hai mai visto un villaggio galleggiante?
Un abbraccio, da Siem Reap è tutto
Veronica
6 gennaio 2019
Now hat sure was one big heavy snake! 🙂
Oh yesssss???
E’ vero.. non hanno nulla e sono più felici di “noi” che abbiamo tutto.
Mai visto un villaggio galleggiante.. e il tuo racconto e le tue foto mi hanno lasciato a bocca aperta!
Esperienza davvero coraggiosa quella di farsi abbracciare da un serpente del genere!!!
Grande come sempre Tesora!!
Grazie Chriss???…per quanto riguarda il serpente diciamo che era “abituato” all’uomo altrimenti col cavolo che l’avrei preso ?????
Un abbraccio fortissimo tesoro mio?
Mi piace il villaggio galleggiante quando si vive in semplicità si vive senza fretta si può assaporare il dolce vivere
Quanta verità nelle tue parole caro Dino❤
Quando ci siamo stati noi sul lago Tonle Sap, nel 201, non c’erano troppi turisti e la sensazione era ancora di autenticità, ma come sempre l’arrivo del turismo traforma sempre tutto. Concordiamo sul fatto che bisognerebbe imparare da questi popoli che sono felici con il poco che hanno. Sarebbe un’esperienza da consigliare a molti occidentali…
Non potrei essere più d’accordo…molti occidentali dovrebbero trascorrere un bel po’ di tempo da queste parti per rendersi conto della fortuna (ma solo materiale…) che hanno nei rispettivi paesi…
Quanto al turismo l’unica nota positiva è che quella costruzione turistica è abbastanza lontana dal villaggio, lo si può ammirare dalla terrazza il che è noioso per un viaggiatore che non vuole essere ammassato con il turista ma è stra positivo per gli abitanti del villaggio (preserva l’autenticità del luogo)
Un abbraccio forte e grazie della visita?
sono ovviamente un poco imbarazzato a commentare perche` effettivamente, come sai gia`, i villaggi galleggianti del Tonle Sap li ho visti dieci anni fa, e adesso sembra che venga qui a vantarmene.
sono comunque andato a controllare le foto recuperate, non fidandomi piu` della mia memoria, ed effettivamente presi il normale battello di linea per andare da Siem Reap a Battambang il 23 maggio, lungo quel lago piuttosto fangoso e perfino difficile da navigare alla partenza.
pensa che anche io sono passato davanti ad una scuola galleggiante all’uscita dei bambini (forse aspettano i battelli, per tornare a casa!), somiglia molto a quella che hai visto tu, ma non pare proprio la stessa…
Vedo che anche dieci anni fa l’acqua era sempre la stessa?
Chissà se abbiamo visto lo stesso villaggio a distanza di così tanto tempo?…non credo però che sarebbe potuto cambiare più di tanto a parte la costruzione turistica galleggiante costruita secondo me recentemente…
Ti abbraccio forte forte caro Mauro❤
P.S hai un video con le foto o fa parte dei video distrutti?
cara Veronica, scusa il ritardo enorme della risposta, ma ho avuto un guasto contemporaneo al netbook base e anche a quello vecchissimo di riserva (il pc fisso è fuori gioco da mesi), ho comperato un netbook usato subito, ma si è rivelato una ciofeca e ora sono in un mezzo contenzioso per restituirlo e riavere indietro i soldi. eccomi col netbook secondo acquisto.
di fronte a tanti segnali negativi che cosa pensare? meglio chiudere le trasmissioni, del resto non ci sono internet point qui attorno nel raggio di decine di km.
non montai nessun video allora sulla traversata del Tonlé Sap, ma potrei farlo a maggio quando ripubblicherò i pochi post scritti allora.
ho recuperato le foto, ma non le riprese di dieci anni fa, ma riprenderò i tentativi, porima di rassegnarmi a montare il video soltanto con le foto.
intanto ti mando un altro dei pochi video montati nel 2009 in tutto 5, che si possono vedere nel mio canale You Tube inserendo come chiave di ricerca: Cambodia
htpps://www.youtube.com/watch?v=jAs7dc4Fwm0
è abbastanza curioso, perché non è uno spettacolino per turisti, ma per abitanti locali , come si vede guardando che pubblico c’è, e proprio per questo ha un sapore molto antico e dice parecchio sulla cultura di quel popolo; mi ci portarono dei giovani monaci conosciuti nei miei giri per Siem Reapç quelli dei due video precedenti sulla Siem Reap minore…
Non ti preoccupare caro Mauro anche io le ultime due settimane ho trascurato il blog avevo troppi impegni…ora spero di alleggerire il carico perchè mi dispiace non occuparmene…è il mio modo di staccare la spina e sognare?
Vedo che con la tecnologia stai messo esattamente come me: agli altri non si rompe mai nulla e funziona tutto a meraviglia…a me (e te?) ne capita sempre una????
Ora vado a vedermi con molta curiosità il tuo video…
Un abbraccio forte forte e a presto?
https://www.youtube.com/watch?v=jAs7dc4Fwm0
Brava Vero , bellissimo reportage e splendida la Cambogia
Grazie di cuore Massi, detto da un grande viaggiatore come te ha ancora più valore❤
Wow che complimento , ribadisco però quanto ho detto molto bello
Sentito con tutto il cuore caro Massi?
Ciao Veronica, ma l’acqua giallo marrone è il contrasto della luce oppure è reale? e il bestione che hai al collo è un boa?
Ciao Sal…l’acqua è esattamente così come la vedi…quanto al serpente credo di sì ma non ne sono certa al cento percento?
Ti abbraccio forte forte❤
un abbraccio a te comunque complimenti per il coraggio (il boa) e il tuo racconto,
Sal
Ora non mi resta che testare il mio coraggio sulle tue cime caro Sal?
appena diminuisce il pericolo valanghe
Aspetterò il tuo via??