Qualche giorno fa ho postato sulla mia pagina Facebook una frase sul camminare in cui mi sono rispecchiata constatando con piacere che molte persone la pensano come me e lo scrittore Tom Hodgkinson.
Camminare: un atto d’amore per sé stessi
È un segnale positivo, il segnale che in tanti vogliono tirare o, già lo hanno fatto, Il freno d’emergenza del treno ad alta velocità su cui sono saliti.
Io l’ho fatto ormai da cinque anni dopo aver acquistato nell’aprile 2017 il biglietto per Saint Jean Pied de Port, regalandomi per i miei 34 anni un viaggio a piedi.
Il Cammino di Santiago, cui sono seguiti altri viaggi slow più o meno lunghi, è stato il mio freno d’emergenza quando a un certo punto della mia vita, dopo anni di corse forsennate, impegni improrogabili, agende piene d’appuntamenti, ho alzato la testa dall’asfalto e mi sono chiesta:
Ma dove sto correndo?
In quella corsa non mi ero resa conto di essermi allontanata dalla mia strada, dai miei sogni per occuparmi solo di doveri e responsabilità.
E soprattutto avevo perso la salute e la felicità che nè il successo nè il denaro o la carriera avrebbero mai potuto sostituire.
È stato allora, nel momento in cui ho preso consapevolezza di voler rallentare, che è cominciata la ribellione.
In un mondo dove tutti corrono, io ho scelto di camminare.
Ed è vero, camminare è un atto di ribellione alla frenesia, agli incastri, allo stress e allo stile di vita performante cui siamo sottoposti ogni giorno che ci vuole efficienti, veloci, sempre sulla cresta dell’onda.
Perché il cavallo di battaglia del vivere moderno è chi si ferma è perduto ma io credo invece che chi si ferma si è salvato.
Si è salvato da una corsa che non lo porterà da nessuna parte se non a perdere tempo e affetti, le uniche vere ricchezze cui un uomo può ambire.
Si è salvato da una vita di cui non ricorderà nulla perché non si è mai fermato ad assaporarne un momento.
Si è salvato dall’infelicità.
Camminare: una terapia per mente e corpo
Che camminare faccia bene è ormai risaputo, ma ti sei mai chiesto cosa succede alla tua mente e al tuo corpo quando cammini e perché dovresti farla diventare un’abitudine?
Ho cercato di rispondere a queste domande trovando oltre 10 motivi per convincerti a farlo se ancora sei lì che rimandi al momento giusto.
E ti assicuro che la tua giornata, e la tua vita, miglioreranno.
Andiamo a scoprirli.
Decalogo dei benefici mentali del camminare
- Libera la mente
- Allenta la tensione
- Aumenta la creatività
- Fa sentire vivi, riattiva
- Riconnette con sé stessi
- Stimola la curiosità e la scoperta
- Spegne i pensieri ossessivi
- Favorisce la condivisione e la socialità
- Fa stare all’aria aperta
- Induce il buonumore
E aggiungerei ancora, insegna ad andare piano, a godere del momento presente, il qui e ora.
Camminare è una terapia per il tuo corpo ma soprattutto per la tua anima, è l’ antistress più potente che conosca, una sorta di Mindfulness attiva.
Andiamo a vedere nel dettaglio i 10 benefici del camminare.
1. Libera la mente
Immagina che la tua testa abbia la forma di un cestino e che durante la giornata pian piano si riempia di cartacce rappresentate da pensieri, sfoghi, frustrazioni, paure,ansie e dubbi.
Ebbene camminando a ogni passo butterai una di quelle cartacce e tanta più strada farai tanto più arriverai a meta con la mente svuotata.
Le soluzioni o le decisioni diventano più chiare quando plachi i sentimenti e crei lo spazio necessario per ampliare le tue vedute.
È impossibile però farlo rimanendo chiusi tra quattro pareti. Devi uscire, stare all’aria aperta, respirare aria fresca e muoverti.
Posso garantirti che accadrà perché l’ ho provato sulla mia pelle ogni volta che con la testa piena di pensieri sono uscita a camminare, tornavo rasserenata e con una prospettiva diversa e più positiva.
2. Allevia la tensione
Se ti senti inquieto, teso, nervoso esci di casa e vai a passeggiare che sia per le strade di un paese, di una città, in campagna tra i campi, in montagna non importa.
Passo dopo passo inizierai ad allentare la tensione e sentirti più leggero e rilassato.
E dormirai meglio!
3. Aumenta la creatività
È uno dei benefici che più ho apprezzato, d’altronde è una conseguenza inevitabile.
Quando hai la mente sgombra si libera spazio per nuove idee che altrimenti faticherebbero a salire in superficie soffocate dalla pesantezza dei pensieri negativi.
Proprio mentre camminavo sui sentieri ho concepito l’idea di aprire il mio blog di viaggi e di scrivere un libro.
4. Fa sentire vivi, riattiva
Quante volte hai rimandato un’uscita perché non ti sentivi attivo e hai fatto vincere pigrizia e apatia?
Purtroppo quando si vive una vita frenetica la maggiorparte delle tue energie viene assorbita dallo stress per cui ti ritrovi a fine giornata esausto e senza forze.
Ma se non ti farai scoraggiare e compirai un piccolo sforzo di volontà scoprirai che dopo pochi passi ti sentirai più vivo e reattivo.
Basta una mezz’oretta al giorno per sentire subito i benefici, camminare è una sorta di caricabatterie della mente.
5. Riconnette con sé stessi
Una volta liberata la mente dai pensieri negativi potrai concentrarti su te stesso, scavare nelle tue profondità e capire quali sono i tuoi bisogni reali.
Non sarai distratto da impegni urgenti da portare a termine o scadenze da rispettare, avrai tutto il tempo per stare in compagnia di te stesso.
Ti stupirai nel vedere quanto a volte basta un semplice gesto, una semplice azione per tornare ad ascoltarti e a riscoprirti.
Quando sono partita per il primo viaggio a piedi ignoravo di stare per compiere anche un Cammino spirituale.
Un percorso di crescita che mi ha fatto tornare a casa diversa, nella mia versione migliore.
6.Stimola la curiosità e la scoperta
Ogni tanto cambia il solito giro che fai o mettiti alla prova con qualche sentiero che non conosci.
Se abiti in città puoi avventurarti in un quartiere dove non sei mai andato.
L’emozione della scoperta ti rinvigorirà e ti farà tornare bambino quando la curiosità e la scoperta erano il tuo pane quotidiano.
7. Spegne i pensieri ossessivi
Ci sono alcuni pensieri nella nostra mente che invece di seguire un corso naturale, ovvero sorgere e scomparire, restano e crescono.
Questi pensieri, ovviamente non positivi, sono alimentati da dubbi, ansie, paure che portano a un circolo vizioso dal quale ci è molto difficile uscire.
Fare una bella passeggiata ti permetterà di sganciarti dai pensieri ossessivi che non ti lasciano in pace e osservarli da un’altra prospettiva.
È come se uscissi dalla prigione nella quale ti sei intrappolato per guardare tutto dall’esterno, da spettatore. Ti renderai conto che alla fine non c’era così tanto da preoccuparsi.
Camminare genera un rilassamento del sistema nervoso che giova alla mente e previene e combatte anche la depressione.
8. Ti fa fare incontri speciali
Che sia al parco sotto casa o lungo un sentiero trovare altre persone che camminano come te renderà facile intavolare una conversazione.
Sul cammino ma anche sotto casa (abito a pochi metri dalla Via Francigena) ogni volta che incontro un pellegrino mi viene spontaneo salutarlo.
E ricevo sempre un sorriso, a volte ci cammino per scambiare due parole altre per mostrargli la strada.
Ho conosciuto molte persone con le quali dopo pochi minuti di conversazione ho scoperto di avere molte cose in comune, con alcune sono nate anche delle belle amicizie.
Insomma è un ottimo motivo per uscire di casa, scambiare quattro chiacchiere con qualcuno, farsi due risate mentre si passeggia a volte è la terapia migliore per raddrizzare una giornata storta!
9. Fa stare all’aria aperta
Trascorrere del tempo camminando all’aria aperta specie se si lavora in ufficio o da casa, è un ottimo modo per placare la mente e ridurre lo stress.
Al contrario, se l’attività sedentaria è l’unica che pratichi in vita tua, il tuo organismo reagirà producendo cortisolo, meglio conosciuto come l’ormone dello stress.
Potresti inserire una passeggiata di una mezz’oretta prima di attaccare o in pausa pranzo o a fine giornata in mezzo alla natura (un bosco, un parco, in campagna)
La natura acquieta il brusio interiore, favorisce la concentrazione e l’introspezione riduce gli stati ansiosi e depressivi, smorza l’aggressività e aiuta a relazionarti in modo più sereno e autentico con chi ti è vicino.
10. Buonumore
Camminare ti aiuta a produrre serotonina e endorfine.
La prima è anche nota come ormone del buonumore, le seconde invece svolgono un’azione antidepressiva.
L’ormone del buonumore, oltre a renderti contento innalza la produzione di melatonina.
La melatonina, prodotta dalla ghiandola pineale, agendo sull’ipotalamo, regola il ciclo sonno-veglia.
Una bella passeggiata può quindi aiutarti a dormire meglio.
Benefici fisici
I benefici fisici del camminare non sono da sottovalutare, d’altronde mens sana in corpore sano.
Camminare fa bene al cuore, allevia il mal di schiena, mantiene in forma, abbassa il rischio di malattie cerebrali, migliora la digestione e la vista, aumenta volume polmonare, previene il diabete e mantiene ossa e articolazioni in forma.
Viaggi a piedi: per chi ha voglia di camminare di più
Se l’idea di camminare sotto casa non ti entusiasma, cerchi un modo per staccare la spina per qualche giorno o sei già un appassionato camminatore, perché non provi a fare un viaggio a piedi?
Che sia un cammino di un mese o un percorso di trekking di qualche giorno, ti assicuro che sarà un’esperienza che porterai per sempre nel cuore.
E i benefici che ti ho appena elencato decuplicheranno, tornarai rinato, pieno di vita e di entusiasmo, cambiato in meglio e più sicuro di te stesso.
Allora che dici? Ti ho convinto a camminare?
Un abbraccio
Veronica
Grazie bellissimo
Grazie a te per la visita❤