10 tappa: Alvaiázere-Rabaçal (31,7km + 12?)
Mi risveglio in retromarcia stamattina, la stanchezza dei 100 chilometri macinati negli ultimi 3 giorni si inizia a sentire.
Ad aggravare la situazione il digiuno forzato dei primi 13 chilometri. Per me che senza fare colazione non mi alzo dal letto, è una grande sfida.
D’altronde non ho scelta: se facessi colazione in albergue partirei alle 8 perdendo le due ore migliori per camminare e soprattutto rischiando di arrivare a meta per le 17. Troppo tardi per poter recuperare, almeno per me che dopo le 3 di pomeriggio ho un vero e proprio calo fisico…
Prima di arrivare ad Ansião mi siedo su una pietra e rifletto sulle parole di Sarino “Ragiona con il cuore e metti il cuore nella ragione” . E’ un ottimo consiglio ma quale sarà la scelta giusta per me?
Allora ripenso a tutti i bivi che ho incontrato qui lungo il Cammino e così anche nella mia vita, rendendomi conto che senza una guida che indichi la strada giusta da seguire è difficile prendere una decisione: la paura di sbagliare è grande…
Eppure affidarsi agli altri per farlo sarebbe un modo per non assumersi le responsabilità delle proprie scelte in caso di fallimento.
E allora cosa fare?
Arrivo alla conclusione che essere in grado di scegliere senza aver paura delle conseguenze sia una delle lezioni più ardue da imparare in questa vita così piena di incroci e di strade da scegliere.
La verità è che siamo soli in questo cammino che ci piaccia o no. Solo a noi e a nessun altro spetta la decisione finale.
Il silenzio nella vallata è interrotto dal brontolio del mio stomaco, non riesco nemmeno a bere tanto è vuoto!Ho una fame terribile…
Il tempo sembra essersi fermato, un’ora equivale a due non ho mai provato tanta fame e smania di arrivare, tanto da non badare nemmeno al paesaggio che ho intorno.
Dopo tre ore di cammino tra le verdi colline lungo infiniti sentieri nei boschi e uliveti finalmente, come un miraggio, mi appare Ansião ma la sorpresa più bella è la sua pasticceria gigante.
Per un’ affamata e una golosa come me non potevo trovare posto migliore: il paese dei Balocchi ?.
Incontro di nuovo anche Gigi e Gigia la coppia del Lago di Como che sono arrivati prima di me e già sono in partenza per la seconda tappa.
Mi dicono che ha dei dolci freschi e buonissimi così con l’acquolina in bocca entro in Paradiso..
Mi premio con una grande fetta di torta alla crema al limone e un cornetto gigante al cioccolato.
Appena lo addento e vi assicuro che non esagero, ho provato la felicità?
Questo è il Cammino : prima ti mette alla prova e poi se non cedi, ti premia ?
Prima di rimettermi in viaggio faccio una scorta viveri al supermercato non si sa mai…
A stomaco pieno è tutta un’ altra storia: sono di nuovo piena d’ energia e di buonumore?
Il resto della mattinata prosegue con una piacevole e rilassante passeggiata che attraversa paesini rurali dove il tempo si è fermato e agglomerati di case sparse tra la valle e le colline…
Il paesaggio è molto simile a quello affrontato ieri: terreno misto, salite e discese ripide e un’alternanza di boschi con pini, eucalipti,vigneti, uliveti e campi coltivati.
Non avendo nuovi scenari che mi possano distrarre ne approfitto per dedicare il tempo all’introspezione facendo i bilanci dell’ultimo anno.
Negli ultimi due chilometri conosco altri due simpaticissimi italiani dei Castelli Romani : Mario e Paolo con i quali raggiungo Rabaçal.
Un’altra sorpresa mi attende ma non è bella come quella della pasticceria: tutti gli ostelli sono pieni perchè c’è una festa qui vicino???
Una signora si offre di accompagnarci al paese successivo che dista 12 km da Rabaçal: andare a piedi è fuori discussione non posso farmi 48km, non ce la faccio, così accetto il passaggio e insieme a due ragazzotti americani del Colorado, rimasti anche loro senza camera per la notte, montiamo in macchina alla volta di Conímbriga.
Arriviamo ad una pensione terrificante in cui tra l’altro non c’è posto ma la signora che ci ha accompagnato intercede a nostro favore e dopo 10 minuti di scambi di parole in portoghese il proprietario si convince e ci rimedia una stanza.
Il nostro alloggio non si trova sul piano delle altre camere dell’albergue e per arrivarci bisogna attraversare un lungo corridoio, passare per la cucina, scendere le scale, attraversare un garage e finalmente dietro un filo di panni stesi troviamo la nostra casa per stanotte: dovrei chiamare la trasmissione “Hotel da incubo”?????
[wpvideo wPfupifZ]
Per fortuna le camere sono divise, almeno quello!
Il tizio ha avuto anche il coraggio (perchè ce ne vuole davvero tanto) di chiederci 50 euro (da dividerci in tre).
Ironizzando per non cadere in depressione faccio agli americani: “Fifty euros????Five euros …Five are also too much!!!” e loro annuiscono ridendo…
E va bene prendiamola a ridere sono poi queste le cose da raccontare al rientro???
Dal tugurio di Conímbriga è tutto a domani (se supero la notte???)
Un abbraccio
Veronica
intanto grazie della citazione! Bello sentire la tua voce è un modo per conoscerti meglio 🙂 , spero tu abbia passato una notte “buona” considerando l’hotel da incubo in cui sei capitata. Ma almeno i dolci erano buoni? In ogni caso ti stai dimostrando una vera forza Veronica, continua così! Un abbraccio dall’Italia, praticamente in piena estate! Ciao
Figurati Sarino grazie a te del consiglio ? ce l’ho sempre in mente?
Ho dormito bene per fortuna e già sono a Coimbra una città favolosa peccato che è brutto tempo e non c’è una buona luce per le foto…vedremo cosa riesco a fare?
Intanto ti saluto e ti auguro una buona giornata…manda il sole anche qui?
P.S i dolci erano strepitosi mi hanno ripagato della sofferenza del digiuno???
Ciao Veronica, ben arrivata!
Cerca di riposarti, a domani con la nuova meta da raggiungere : )
Un abbraccio, Monica
Grazie Monica ho dormito benissimo e già sono arrivata a Coimbra…è bellissima❤ un abbraccio mia cara
Bene, sono contenta che sia riuscita a dormire bene, e che hai già raggiunto la tua meta!
Mangiati un bel po di dolcetti!! Te li meriti!
A presto, un abbraccio Monica
Assolutamente sì Monica qui è impossibile resistere alla tentazione, è pieno di pasticcerie???
Meno male che in questo cammino da pellegrini, hai trovato una buona samaritana che ti ha permesso di trovare un riparo per la notte ! E pazienza se non è super confortevole. L’importante è che tu possa riposare per bene per poter affrontare il nuovo cammino!! ( A furia di seguirti sto’ cominciando a parlare come una pellegrina!!! 🙂 )
Non ti ho ancora detto quanto sei brava con le fotografie! Riesci a cogliere angoli davvero bellissimi. Complimenti, brava e un abbraccio grosso cosììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì!!!
E’ vero Vittoria ho incontrato un angelo oggi…chissà dove mi sarebbe toccato passare la notte altrimenti?…
Non mi posso proprio lamentare tanto apoena mi sdraio per quanto sono stanca crollo in due minuti????
Sono contenta chd ti piacciono le foto ??
Dai che prima o poi diventerai anche una pellegrina…un abbraccio grande grande e buonanotte❤
Ciao Veronica! Ci siam chiesti, Renata ed io, perché tu non telefoni, quando parti, all’ostello o all’albergue successivo per prenotarti il posto, un letto, una stanza, così puoi partire con comodo, fare la tua bella colazione e goderti il cammino senza panico e brutte sorprese! Noi abbiamo sempre fatto così per evitare sorprese ??? Un abbraccio! ?
Ciao a tutti e due … avete ragione ma a me piace viverlo così senza prenotare giorno per giorno con il bello e con il cattivo tempo perchè così rimane una meravigliosa avventura ❤
Voi come state?Come procede?
Mmmm….lo immaginavo ??? Noi siamo arrivati ad Aosta e ci siamo risparmiati un temporalone per meno di 10 minuti. Domani, forse, sarà una tappa “bagnata”. Vedremo! A domani! ?
Buona fortuna allora? io sono due giorni
Che la evito all’ultimo minuto??
Leggerò i post di Renata allora per tenermi informata un abbraccio a tutti e due❤
Un’esperienza da fare, un viaggio da ricordare.
Assolutamente Marika ❤
molto, molto, introspettivo. Lo dici anche tu;
❤