4 tappa: Azambuja-Santarem

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Tappa molto lunga e difficile psicologicamente : oltre 32 km (con qualche aggiuntina per il mio vizio maledetto di perdermi?) in mezzo a distese infinite di prati, campi di grano, pomodori, peperoni e vigneti.
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La guida preannunciava che se fosse stata stagione avrei addirittura sentito il profumo dei pomodori e dei peperoni a metri di distanza ma ho capito che non è ancora stagione dal terribile tanfo di letame che il vento sollevava nell’aria aggiungendo difficoltà alla già complicata impresa odierna?.

A Valada, prima tappa della giornata, lascio l’ultima traccia di civiltà umana per affrontare 20km nella desolazione totale sotto il caldo rovente delle ore più calde del giorno.

 

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Il sentiero è piacevole ma monotono: un’infinita linea dritta che passa attraverso campi di grano giallo che si alternano a verdissimi vigneti in lontananza, all’ orizzonte Santarem che mi aspetta arroccata su una collina e che sarà la mia motivatrice e guida per tutto il tempo…

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L’unica volta in cui ho parlato con qualcuno è stata con un signore che si occupava di recuperare i pellegrini nella lunga tratta isolata dal mondo, uno dei rarissimi portoghesi che parla fluentemente l’inglese.

Mi allunga un depliant con le indicazioni per raggiungere il suo ostello a Santarem e il numero da chiamare per usufruire del servizio “S.O.S pellegrino” che offre la struttura. Ancora sorrido nel ripensarci, ma ci pensate? S.O.S pellegrino!!!!Ma che senso ha pellegrinare con tutti questi confort?

Ovviamente farò tutti i 20km soffrendo come un cane ma senza aiuti ?

Gli ultimi due sono i peggiori: rigorosamente in salita sotto un bell’ acquazzone durato il tempo della mia installazione in città, appena sono entrata in ostello infatti è uscito di nuovo il sole???

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Forse vi starete chiedendo quali stratagemmi si usano per affrontare psicologicamente al meglio questo tipo di tappa…

Ecco i miei trucchi :

1) Rifornimento di acqua (1,5litri) e spuntini.

2) Suddivisione della tappa in microtappe in questo caso ho diviso 20km per 4 quindi ogni 5km avevo la mia sosta di 15 minuti (in questo modo il tempo passa più velocemente?)

3) Parlare ad alta voce con se stessi, no non è da matti, è terapeutico oserei dire?

Da Santarem è tutto

Un abbraccio

Veronica

Un assaggio di oggi attraverso le immagini

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12 COMMENTS

  1. I miss my traveling days. My husband, he is Italian and American used to take me to visit his family in Italy. We have lots of fond memories of our trips to Europe. Thanks for taking me back to those day, always enjoy seeing your adventures. Beautiful flower photos too.

    • I’m happy to make you relive the good memories and I thank you very much for devoting a bit of your time to read my posts.
      As for the flowers well … it’s all about them they are wonderful at this time of year.
      A big bear hug

  2. un’altra pagina di diario che in qualche modo mi fa evadere dal quotidiano! Foto che impreziosiscono questo viaggio dell'”anima” e che trasportano il lettore in una sorta di viaggio onirico/temporale in quei luoghi così “selvaggi”, una giostra in cui l’ameno è sinonimo di genuinità, il tutto condito da una descrizione che riverbera il tuo “sentire”, il tuo essere viaggio/ricerca/libertà. Prima o poi farò questo benedetto viaggio e sono sicuro che mi verranno in mente le tue pagine. Un abbraccio

    • E quando lo farai sono certa che saprai descriverlo anche meglio di me?…sono contenta che riesca a trasmetterti tutto questo non è facile poter esprimere a parole la bellezza di questo tipo d’esperienza che come giustamente dici è un viaggio nel viaggio…fuori e dentro ❤
      Un abbraccio forte Sarino

  3. per fortuna le foto sembrano smentirti, oppure – come spesso succede – ci danno soltanto il lato migliore della vita.

    e tuttavia e` gia` molto che ci siano state immagini come queste durante il tuo viaggio di oggi.

    certo, 32 km sono tantissimi! pero` come dici, che senso ha un pellegrinaggio comodo?

    (per fortuna mia, non sono credente, eheh; oggi mi sono limitato ad una escursione guidata sui monti qui attorno con illustrazione delle diverse erbe del luogo, affacciandosi ogni tanto su qualche scorcio del lago di Garda in lontananza…).

    abbraccio!

    • Il paesaggio era davvero molto bello ma il problema è che dopo 20km dritti e piatti (quindi 4 – 5 ore) per lo stesso noioso rettilineo la psiche comincia a dare segni di cedimento???
      Sono d’accordo anche che fa parte del pellegrinare per cui si deve portare sempre a termine la tappa anche, anzi soprattutto quando è difficile?
      E non sono credente nemmeno io ?.Lo faccio come viaggio spirituale e penso che come impegno abbia lo stesso valore di un altro religioso, lo si fa per se stessi❤

  4. invidia… nel senso buono èèè… Bella descrizione io oggi invece sono stato in grotta un esplorazione speleologica, con una guida ma molto bello le grotte sono il mondo alla rovescia quasi uno specchio, l’altra faccia delle montagna quella che non si vede… Buon cammino io ti seguo “comodamente” seduto 🙂 alla prossima… Sal

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