Tappa 22: Rubiães-Tui
(19,5km)
Dopo l’intensa giornata di ieri nella quale ho fatto fatica ad addormentarmi per l’adrenalina delle forti emozioni, oggi mi aspetta un’altra giornata memorabile: si entra in Spagna.
E’ l’ultimo giorno per me in Portogallo tra poche ore attraverserò il confine sul ponte di metallo sotto il quale scorre il fiume Minho dalla sponda di Valença (Portogallo) a quella di Tui (Spagna).
Giornata piovosa tanto per cambiare l’acqua non smette un attimo di cadere ma il paesaggio è sempre meraviglioso e molto simile a quello attraversato ieri.
Il primo tratto comincia subito a salire passando per un bosco dove lo scrosciare delle numerose cascatelle mi tiene ottima compagnia conducendomi fino all’altura che separa la valle del Coura da quella del Minho in cui trovo il santuario di São Bento…
Scendo dalla collina camminando su stradine in terra battuta che sono diventate pantani dove bisogna stare attenti a non scivolare, supero un altro eucalipteto fino ad arrivare a Fontoura.
Qui ho una bella sorpresa: ritrovo Jennifer seduta fuori del bar, non mi fermo perchè ho appena fatto la mia pausa ma scambiamo comunque due chiacchere.
Le dico subito che sono felice di rivederla e per lei è lo stesso. Con il suo grande sorriso comincia a raccontare gli ultimi giorni e come al solito concordiamo su tutto!
Dopo averla salutata mentre ritorno sui miei passi, ho il presentimento che sia l’ultima volta che la vedo: lei oggi si fermerà a Portomarin facendo 38 km, 19 oltre la mia meta quindi mi staccherà di molto…
Sono contenta di averla potuta rivedere un’ultima volta: è stato l’incontro migliore del mio viaggio. Una grande donna.
Riprendo a camminare quando vedo sul ciglio della strada sotto a un tettoia per ripararsi dalla pioggia, la coppia polacca conosciuta ieri mentre salivo all’Alto da Portela Grande che mi saluta con un caloroso ” Viva Roma!”
La mattinata scorre veloce chiusa tra i miei pensieri visto che il tempo e il contesto chi mi circonda avvicinandomi alla grande città di Valença non offrono più distrazioni ma va bene così: ho le tantissime emozioni di ieri ancora da metabolizzare?
Mi fermo ad un bar di passaggio per l’ultima pausa in terra portoghese e conosco Giuseppe da Milano intento a passare l’aspirapolvere.
Mentre mi prepara il caffè mi racconta che anche lui stava facendo il Cammino Portoghese ma si è fermato prima perchè ha trovato un lavoro in quel bar?
Arrivo finalmente a Valença che sorge sulla collina in una posizione panoramica che domina la vallata di fronte a quella in cui giace Tui arroccata sul versante opposto: tra le due il fiume Minho a fare da spartiacque.
Passeggio tra i bastioni settecenteschi della cittadina Valença do Minho tra i vicoli stretti pieni di negozi che vendono tutti stoffe e lenzuola colorate fino a che non mi fermo al belvedere per godere della vista emozionante sul fiume e su Tui: la Spagna è a due passi, al di là del ponte.
Comincio ad essere un po’ malinconica, nemmeno ho lasciato il Portogallo che già ne ho nostalgia…
Rallento inconsciamente il passo per godere degli ultimi metri prima di varcare il confine, quando scendo l’ ultima rampa di scale della fortezza e avvisto anche l’ultimo bar portoghese con un cartello che lo ufficializza!
Attraverso la strada e mi trovo davanti il lunghissimo ponte di metallo.
Devo ammettere che camminare là sopra mette un po’ di inquietudine e un senso di vertigine se ci affaccia per ammirare il fiume ma è incredibile la sensazione che si prova attraversare un ponte tra due Stati?.
Alle ore 13.29 lascio il Portogallo per entrare in Galizia, Spagna: sono a Tui.
Mi volto un’ultima volta a salutare la terra che mi ha ospitato calorosamente per oltre tre settimane, il cuore si stringe ma non c’è spazio per le lacrime, devo andare avanti per la mia strada.
Bisogna saper lasciare andare, un altro preziosissimo insegnamento del Cammino (eredità del primo che ho fatto)
Appena entrata in Galizia un acquazzone mi dà il benvenuto costringendomi ad affrettare il passo per cercare rifugio per la notte.
I primi disagi dell’affollamento turistico emergono quando non riesco a trovare una camera in 5 ostelli di fila.
Tutti completi.
Un altro aspetto che non comprendo è la sempre più diffusa pratica di prenotare prima gli ostelli.
“Perchè?” mi chiedo “se si sceglie l’avventura di un pellegrinaggio e quindi si accetta tacitamente il bello e il cattivo tempo dell’imprevedibile, bisogna prenotare in anticipo la camera?”
Torniamo sempre al tema vacanza e turigrini che occupano gli ostelli per usufruire dei prezzi bassi per farsi una passeggiata economica di una settimana…
Succede poi che chi lo fa cercando di essere coerente con lo spirito di questo tipo di viaggio debba andare a dormire in hotel perchè non trova posto.
Secondo voi è giusto?Sbaglio?
Per dormire stanotte ho dovuto ripiegare su un hotel l’unico che aveva delle stanze disponibili dopo aver vagato sotto la pioggia per un’ora abbondante????
Non mi lamento poteva andarmi peggio…
Da Tui bagnata come un pulcino (come direbbe Vittoria?) è tutto.
Un abbraccio
Veronica
[wpvideo AQVYzNBU]
Mi sembra che man mano che ti avvicini alla meta il tuo sorriso sia sempre più sereno e raggiante. Buon segno!
Molto buono Joseph il difficile è riuscirlo a mantenere al rientro ???
Cogli l’attimo, poi si vedrà….
Eh già…
credo siano necessari almeno tre mesi; è probabile che parta tra pochi giorni
Sei un grande????
Voglio sapere TUTTO…
si, ma non qui.
“…Bisogna saper lasciare andare, un altro preziosissimo insegnamento del Cammino …” come è difficile.
Concordo Luca…una delle più difficili…
Ciao Veronica, buona giornata. 😉
A te Luca?
penso che partirò da Roma per Santiago…
Un viaggio lunghissimo…o stai scherzando??
no, non scherzo.
Wow è strepitoso…quanti km saranno???
tanti ma sempre pochi, tra un po’ sono al computer e li conto
Fammi sapere mi hai fatto venire la curiosità?
si, certo
2.236 km senza traghetto scorciatoia via barcellona per 20 giorni di cammino ma la media di 100 km al giorno è impossibile, come quella di 50… secondo me da Roma ci vogliono almeno ottanta giorni
Oh mamma? … Se fai una media di 25km al giorno sono esattamdnte 89 giorni…invece con 30km al giorno 74…una gran bella impresa ma si può fare basta avere quasi tre mesi di tempo libero???
Fammi sapere quando la farai?
eccomi qui a leggere il tuo diario… e a lasciarti un caloroso saluto sperare assieme a te nel sole anche se oramai è diventata un’ossessione continua anche qui in trentino temporali ad ogni ora… buon cammino… Sal
Ciao Sal…in Galizia non ci spero proprio ?????ormai quando rientro a Roma chissà…ma ho il sentore che questa estate sia una di quelle piovose?
Un abbraccio forte?
speriamo di no perché altrimenti i miei micro-viaggi in montagna non saranno possibili io spero nel sole e lo auguro anche a te per il tuo cammino Un abbraccio, aspetto la prossima puntata…
Allora siamo in due a sperare…
Grazie Sal a presto?
Foto spettacolari, in particolare quelle boscose, davvero cariche di magia.
È incredibile quanto siamo intensi gli incontri , seppure brevi che si fanno.
Buon percorso.
Grazie????
Il bosco è il mio habitat preferito e sono d’accordo sul te sul fatto che siano carichi di magia…si respira un’aria diversa lì dentro❤
Sugli incontri direi pochi ma buoni (per mia volontà devo ammettere che quando faccio questi viaggi divento un po’ asociale perchè voglio godere della pace che la solitudine regala?)
Credimi sono viaggi fisici solo al 50%100..il resto é interiore..
Assolutamente?????? meno male che c’è qualcuno che mi capisce❤
buon cammino e buon week end! 🙂
Grazie? buon weekend anche a te ?
Nell’ultima tappa che andrai ad affrontare vedrai dei segni premonitori : un mulo con attaccato un calesse d’altri tempi con due coniugi seduti sopra con andamento lento ma progressivo non più in grado di fare questo cammino dei vecchi bastoni per appoggiarsi anche se loro dicono sono da passeggio . Una colomba con un ramoscello d’ulivo segno di pace e felicità pronta per un nuovo nido ; stanca ma imperterrita pronta per il tuo obbiettivo finale ha respirare una realtà nuova battiti del tuo cuore che accelerano ; non sentirai le menti e i pensieri degli altri pellegrini ma solo il calore dei loro cuori una luce irradia con multicolori un dolce scintillio chiudere gli occhi e assaporare un dolce profumo
Se è così bella come la descrivi non vedo l’ora di affrontarla?
Grazie di cuore, un abbraccio❤
ciao veronica, di sicuro gia` in cammino: leggerai al rientro stasera.
a proposito, mentre cammini stacchi anche il telefonino, immagino…
il modo migliore di leggere in ordine il resoconto del mio viaggio portoghese di aprile e` di cliccare su questo link per arrivare al primo post: https://corpus15.wordpress.com/?s=138
gli altri post li trovi aumentando progressivamente il numero: 139, 140, ecc.
in mezzo a volte troverai qualche post che non c’entra col viaggio, ma semplicemente lo salti.
come vedrai, anche io ho fatto il mio breve pellegrinaggio in quel viaggio, da Braga, ed e` stato decisamente breve, una decina di km andata e rotorno, ma il giorno dopo avevo la schiena a pezzi.
purtoppo questo e` un mio punto decisamente debole.
io non parlavo soltanto di quelli che si chiudono in qualche villaggio turistico e poi dicono di essere stati, che ne so?, in Thailandia, ma anche di quelli che seguono itinerari preconfezionati; ne ho dato un esempio, a proposito di Hong Kong, nel mio penultimo post ripubblicato in bortoround e che hai visto: un blogger che e` stato ad Hong Kong e ha visto sostanzialmente una citta` completamente diversa da quella che ho scoperto io, girando per mio conto e seguendo parte gli interessi, parte le occasioni: dal suo blog e` uscita una Hong Kong per turisti, caricatura piuttosto grossolana della cineseria; dal mio ho la pretesa che sia uscito il ritratto contraddittorio e vivo di una metropoli fra due mondi, con tutte le sue contraddizioni, ma la sua originalita` unica.
bene, e ora che ho finito di lodarmi da solo, un augurio in diretta di buona camminata: oggi c’e` il sole e vado a dedicarmi al mio orto, schiena permettendo, che fa le bizze anche oggi…
a volte anche curare un orto e` viaggiare, e qui certamente sei anche obbligato a concentrarti su te stesso 🙂
un abbraccio a te; memorizzo: clic… 🙂
be’, e` nuovamente accertato che il blog dispettoso (o piu` probabilmente il netbook dispettoso che rifiuta a volte i collegamenti a wordpress) e` il mio; il tuo e` innocente!
quanto a me, che ho da poco compiuto i 70, ammetto di appartenere a quella generazione di ferro che da` ancora diversi punti ai giovani d’oggi, ben poco propensi di solito all’attivita` fisica; e non posso dire neppure di avere acciacchi gravi, anche se da cinquant’anni i medici si affannano a dimostrare che sono a rischio e che dovrei starmene buono buono a tremare per qualche morte possibile (come se la morte non fosse inevitabile): ma non ti annoiero` con questo.
quando avai finito il tuo pellegrinaggio porto-spagnolo, se avrai voglia, potrai andare a leggere il mio ben piu` breve e schematico percordo da Porto a Lisbona; ti mandero` il limk, se vorrai: ora resta concentrata sul tuo.
e nei miei viaggi sono rimasto spesso solo con me stesso, logicamente, ma forse meno che nella vita quotidiana, piuttosto che piu`.
e` vero, come dice Seneca, che in ogni viaggio portiamo con noi noi stessi (e aggiungeva, il sedentario, che per questo viaggiare e` inutile), ma e` anche vero che soltanto i viaggi ci immergono in mondi nuovi e poco conosciuti mettendoci alla prova in modo speciale nella nostra capacita` di relazionarci con loro.
questo almeno se il viaggio e` davvero tale e non ci affida ad una organizzazione altrui, che spesso viene pagata per organizzarci percorsi speciali di tipo paratelevisivo per confermarci nei nostri pregiudizi.
me per le esperienze forti, siano esse un pellegrinaggio oppure un viaggio, la determinazione e` il fulcro: anche a me, onestamente, in questo e in altro me ne viene riconoscita parecchia.
ora clicco invio, incrocio le dita e vediamo come va… 😉
partito al primo colpo, eh eh
??????
Pensa se non te lo inviava…????
Andrò senz’altro a leggermelo tu intanto mandami il link?
Per quanto riguarda la massima di Seneca l’avevo letta mi sembra nelle lettere a Lucilio ed era tra le mie preferite anche se quando la lessi per la prima volta non la compresi completamente ( cosa che invece è accaduta durante il primo Cammino che mi ha insegnato a stare sola con me stessa e godere della mia compagnia?)
Concordo in pieno la distinzione tra viaggio e pacchetto vacanze tutto compreso (solo scrivere questa parola mi ripugna????).
Chi torna da un all inclusive standosene una settimana rinchiuso in un villaggio con l’unica preoccupazione di strafogarsi dalla mattina alla sera perchè “ha pagato” non può permettersi di dire: “Sono stato a…” .
In pratica anche se ha preso l’aereo, non si è spostato di un cm da casa propria ????
Ma come si fa?
Per me un viaggio deve arricchire,emozionare, aprire nuovi orizzonti, approndire la conoscenza di se stessi e di altre culture. Un viaggio deve essere come la vita: una grande avventura?
Per quanto riguarda l’età … allora in teoria potresti farlo caro Mauro❤
Un abbraccio e buona giornata
Ciao Veronica,
è dispiaciuto anche a me vederti lasciare il Portogallo … ma quanto è Dolce <3
Va bene dai si va avanti 🙂
ho letto bene che a Santiago mancano poco più di 130 km?
Stai in un posto confortabile stasera ? Spero tutto alla grande, asciugata e a riposo 🙂
Buona serata bella,
a domani con il prossimo racconto,
ti abbraccio forte Monica <3
Eh già cara Monica siamo agli sgoccioli tra pochi giorni si concludera questa magica avventura❤
Non ti preoccupare la sistemazione è perfetta e io asciutta e a pancia piena?
Ora un bel sonno ristoratore e via domani per una nuova giornata ?
Un abbraccio grande Monica?
Buonanotte 🙂
Un ponte non divide mai, unisce due anime. Getta la via a nuovi passi, prendendo il tempo di uno sguardo indietro per farsi faro di fronte. Sei al giro di boa a metà del Cammino, a metà di un tutto che stai ricostruendo con forza e caparbietà. Una nuova leva che ti condurrà sempre più avanti, verso il sole e una nuova consapevolezza, una nuovo modo di raccogliere frammenti e farne un nuovo universo. Credere, credere, credere è il tuo motto (che ti rende merito). Come al solito ti lascio un brano e un sorriso, sperando che ti dia un po’ di luce vista la pioggia.
E un estratto:
“Così vicino, non importa quanto è lontano
non potrebbe essere molto più lontano dal cuore
dobbiamo sempre credere in chi siamo
E non importa nient’altro”
https://www.youtube.com/watch?v=waBb-UM5m4g
Ecco il mio caro Sarino che stasera è riuscito a farmi commuovere…
Questo è forse il più bello dei tuoi commenti che tocca le corde del cuore❤
Hai ragione sul ponte che non divide mai anche se mette un po’ di malinconia lasciarsi dietro un pezzetto di vissuto…sarà che sono una romantica ma gli addii sono duri ?
Ma ora è tempo per me di guardare in avanti per troppo tempo mi sono voltata indietro attaccandomi al passato per paura del futuro, dell’ignoto…
Anche questa canzone sarà inserita nella mia playlist così quando finirò questo viaggio (manca pochissimo ?) e le riascolterò, sarà come rifarlo un’altra volta❤
Grazie a te e alle tue canzoni, il mio cammino portoghese diventerà eterno?
Un abbraccio forte Sarino
ricambio l’abbraccio rinnovandoti la stima! Sei una persona in gamba Veronica, non dimenticarlo mai! Buona notte
Penso la stessa cosa di te Sarino❤ buonanotte…
Ah, che sorpresa vedermi citata nel tuo racconto di spostamento dal Portogallo alla Spagna! Grazie Veronica, mi hai fatto un regalone! Sono veramente con te…
Bellissima la frase ” Bisogna saper lasciare andare “. Sarà fonte di una profonda riflessione e forse potrò aiutare pure una persona a me cara.
Vedi come spargi bene i tuoi semi di pensiero??
Molto suggestivo il ponte che hai attraversato lasciandoti alle spalle un Paese che ti ha dato tanto, per entrare in un altro che subito ha messo alla prova la tua pazienza.
Ma tu sei tenace e piena di entusiasmo. Riuscirai a trovare anche qua il passo giusto per giungere alla tua meta!!!
L’importante è che ” il pulcino ” si sia asciugato e ben rifocillato. Domani sarà un altro giorno impegnativo!
Buon riposo e buon cammino per domani!!! Un abbraccione carissima, ciao!!!!
Il lasciare andare è forse l’atto più difficile da mettere in pratica ma a volte è quello che ci salva da situazioni senza via d’uscita ?
Sono contenta se potrà essere d’aiuto ad una persona a te cara?
Ormai cara Vittoria nulla può fermarmi sono quasi arrivata e anche se un po’ mi dispiace perchè dovrò tornare al trambusto della mia quotidianità sono felicissima di aver vissuto un’altra grande avventura che mi ha regalato tante belle emozioni❤
La tua pulcina si è asciugata e rifocillata ora un buon sonno ristoratore e domani pronta per una nuova giornata?
Un abbraccio forte ❤
PS : tornata la voce?
Sììììììì, ancora non è proprio la mia , ma riesco a farmi sentire!!!! 😉
Meno male ? (per tuo marito è finita la pacchia???)
altro fantastico racconto!
condivido completamente l’ossrvazione, qualcuno direbbe un po’ passatista e retrograda forse, ma comunque piu` che fondata secondo me, sull’abitudine, oramai diffusa, a prenotare via internet le varie sistemazioni, che uccide completamente il gusto dell’avventura.
il viaggio intorno al mondo di quattro anni fa e quello in Lituania di un anno e mezzo fa sono state le ultime occasioni in cui ho potuto attenermi rigorosamente al metodo di andarmi a cercare la sistemazione dal vivo, anche per scegliere collocazione e ambienti de visu, fattore sempre importante,
ma gia` nel viaggio in Portogallo di due mesi fa ho cominciato anche io purtroppo ad abbandonare questo metodo almeno per l’arrivo del primo giorno, per non rischiare troppo.
peccato, pero`.
Vero Mauro sono d’accordo con te…alla fine sei quasi costretto ad adeguarti e dover prenotare per forza per non rimanere “fuori”…ma io sono capocciona e non mollo : continuo a non prenotare ???????
I tuoi sì che possono chiamarsi veri viaggi cosa darei per poterne avere fatto uno così?
pensa te, Veronica: e io invece che cosa darei per riuscire io a fare un viaggio come il tuo! e invece non ne sarei capace.
e aldila` dei limiti oggettivi che ora l’eta` pone (e piu` ancora la riflessione obbligata sull’eta`), sai quale sarebbe, anzi e`, l’impedimento principale per me? la mia mente troppo dispersiva, la mia incapacita` di concentrarmi a lungo su me stesso, il mio bisogno di curiosare e riflettere fuori di me.
ma, come si suol dire, l’erba del vicino e` sempre la piu` verde: cosi` tu invidi un poco me, esattamente come io invece invidio e ammiro te e la tua forza di concentrazione su te stessa e la tua determinazione.
(ah, il commento precedente e` partito soltanto al quarto tentativo e dopo che me lo ero almeno ricopiato temendo di perderlo ancora una volta)
(e con questo sta succedendo lo stesso!)
Ahahahaha mannaggia questo blog…è dispettoso???
Beh però in tutto il tuo vagare avrai per forza dover avuto a che fare con te stesso anche se distratto da alcune situazioni?
Per quanto riguarda l’età qui avrei qualcosina da obiettare…ho visto tanti anzi la maggiorparte dei pellegrini over 65…ora non so quanti ne hai tu caro Mauro ma a meno che tu non abbia dei problemi fisici gravi(e mi auguro con tutto il cuore di no) è assolutamente fattibile la cosa?
Quanto alla mia determinazione direi che è più la disperazione che mi ha fatto trovare il coraggio per compiere il Cammino la prima volta????? poi una volta fatto il salto mi aiuta anche la determinazione?