Viareggio la regina del Carnevale

20180211_170330.jpg
La prima volta che ho sentito parlare del Carnevale di Viareggio ero una bambina di otto anni.
Mia madre mi diceva che un giorno mi ci avrebbe portato ma purtroppo non c’è mai riuscita ed ogni anno a Carnevale non potevo fare a meno di pensare a Viareggio.

Fino a quest’anno, quando ho deciso di accontentare quella bambina di tanti anni fa ma anche i miei figli.
Sarebbe stata un’occasione fantastica per trascorrere una domenica alternativa ma soprattutto per regalare loro un ricordo che magari da grandi avrebbero guardato con felicità.

Siamo partiti alle dieci da Roma Termini il treno in tre ore ci avrebbe portato a Viareggio.

Usciti dalla stazione basta attraversare la strada e prendere Via Mazzini sulla destra e tirare dritti fino al lungomare dove si svolge la famosissima sfilata dei carri.
Una decina di minuti a piedi e si entra pagando un biglietto di venti euro (i bambini gratis) in un mondo a parte!20180211_154407.jpg

Ad accoglierci musica a tutto volume che fa vibrare il cuore e accende un’insolita voglia di muoversi, di ballare e di sorridere.
Lungo il grande viale che costeggia il mare si possono ammirare gli enormi carri che di lì a poco si animeranno in uno spettacolo degno del Carnevale di Rio.

Intorno a noi una folla sorridente, allegra e gioiosa. Bambini che lanciano coriandoli con occhi che brillano di felicità, adulti che tornano bambini indossando i costumi più improbabili, uomini e donne che danzano al ritmo delle musiche che suonano dagli altoparlanti dei carri parcheggiati sulla strada.

20180211_140700.jpg

Viareggio è andata ben oltre le mie aspettative di bambina.
E’ la regina del Carnevale.

Arrivano le 15 e tre colpi di cannone annunciano l’inizio della sfilata.
La banda comincia a suonare e dà il via alla grande festa.
La folla si stringe e si sporge per ammirare i coloratissimi e folkloristici carri,delle vere e proprie opere d’arte.

Ecco che passa il carro dedicato al cuoco Cannavacciuolo, poi quello di Beppe Grillo, Cicciolina e il mio preferito per l’originalità sul coreano che ha minacciato di sganciare la bomba atomica!

Uno dopo l’altro i carri si susseguono procedendo lentamente animati dai suoi passeggeri mascherati che non smettono mai di ballare. Sono uno più bello dell’altro e non si riesce nemmeno un minuto a staccare gli occhi dalla sfilata talmente è coinvolgente ed entusiasmante.

Le tre ore dedicate all’evento volano in un batter d’ occhio. Mi rendo conto del tempo che è passato quando mi accorgo che il sole si appresta a tramontare ed intravedo la sagoma in controluce del primo carro che sta concludendo il giro e chiude lo spettacolo.
20180211_172036.jpg
Per oggi la festa è finita anche se rimane l’ultimo giorno, sabato 17 febbraio, che decreterà la conclusione del Carnevale con un tripudio di fuochi d’artificio al termine della sfilata dei carri.

Nel cuore restano la musica, l’allegria e i colori di una festa che per un giorno non vuol saperne di conformismo ognuno è libero di essere ciò che vuole senza le catene dei pregiudizi.
Per un giorno si abbandona ogni paura per lasciare spazio alla creatività, allo spettacolo e a mettersi in gioco ridendo di sè stessi, prendendo tutto con un sorriso.

Dovremo vivere tutti i giorni della nostra vita come se fosse un lungo meraviglioso Carnevale : sorridendo, ballando e conciandoci come più ci piace senza temere il giudizio altrui.

Carnevale è l’ unico giorno dell’ anno nel quale pur travestendosi non si indossa una maschera.
Ecco perchè sono tutti davvero felici: sono liberi di essere sè stessi?

Un abbraccio

Veronica

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.