Tra le tantissime escursioni nel Lazio che puoi fare, quella al Lago della Duchessa entra senza dubbio nella top ten delle più belle.
Escursioni nel Lazio: i sentieri che portano al Lago della Duchessa
Il lago della Duchessa è un lago glaciale di tipo alpino e trovandosi a 1788 m slm è anche uno dei più alti dell’Appennino centrale.
Si trova nel Lazio, nel territorio di Borgorose in provincia di Rieti, al confine con l’Abruzzo.
Per raggiungere lo splendido lago stretto dal crinale del Monte Murolungo e del Monte Morrone, esistono diversi sentieri.
Al link del sito ufficiale della Riserva della Duchessa ne trovi per tutti i gusti, le durate e le difficoltà.
Il più scenografico è senza dubbio il percorso ad anello, sentieri 2b e 2c, che ho avuto il piacere di percorrere con i ragazzi del Terminillo trekking 360 che ringrazio per la magnifica esperienza.
E’ considerato tra i più bei percorsi del centro Italia poiché si snoda all’interno della suggestiva Riserva Naturale Regionale delle Montagne della Duchessa
Ti parlo tra poco di questa bellissima escursione.
Come arrivare al lago della Duchessa
Il luogo di partenza dell’escursione è il piccolo borgo di Cartore che si raggiunge da Roma con l’autostrada Roma-L’Aquila prendendo l’uscita Valle del Salto.
Arrivati al borgo si può lasciare l’auto nel grande prato adibito a parcheggio (gratuito).
Sentieri Lago della Duchessa: l’anello di Cartore
Andata: sentiero 2b da Cartore
La mia escursione al Lago della Duchessa inizia imboccando il sentiero 2b che attraversa la Val di Fua.
Si comincia subito a salire per un bosco meraviglioso di faggi, cerri, querce e rocce rivestite di muschio verdissimo.
Pian piano che si guadagna quota superando i 1200 m, la vegetazione del bosco cambia lasciando spazio soltanto ai faggi seguendo uno stretto e ripido percorso che costeggia alte pareti di roccia.
È decisamente un sentiero faticoso perché si percorrono due chilometri e mezzo in forte pendenza con dei tratti a strapiombo su gole selvagge che tuttavia ripagano la fatica con panorami mozzafiato.
Scopro anche una nuova pianta che fa da corridoio naturale lungo un tratto del sentiero, assomiglia al glicine ma è di colore giallo: è il maggiociondolo…
Non è meraviglioso?
Tornando all’escursione, il tracciato non è pericoloso, ma bisogna fare attenzione a dove si poggiano i piedi e motivarsi pensando alla meta: il lago.
La fatica affrontata mi ha riportato alla sfacchinata epica al Kjeragbolten in Norvegia dello scorso anno: tre ore e trenta per fare soltanto 5 chilometri e tre montagne da superare.
Anche allora il mio focus sulla meta ha funzionato per sconfiggere i momenti in cui mi dicevo: ” Chi me l’ha fatto fare?”.
Dopo aver superato il sentiero del tramonto l’ultimo terribile tratto in salita del 2b, tramontano anche le forze!
E capisco il senso nascosto del nome…
Scherzi a parte si chiama così per i colori meravigliosi che assume al tramonto questa parte del sentiero.
L’arrivo al Lago della Duchessa
Finalmente si aprono verdi pratoni pianeggianti, il bosco con i suoi corridoi di faggi lascia il posto ai fianchi rocciosi delle montagne, tra cui il Murolungo, che abbracciano la valle.
In poco tempo si raggiunge la località Caparnie, una vallata popolata da pascoli liberi, grifoni e rifugi in pietra utilizzati dai pastori.
E qui faccio un incontro speciale e ho il piacere di conoscere Amerigo, un pastore d’altri tempi che produce le sue caciotte secondo una tradizione vecchia di cento anni.
Non resisto e ne compro una.
Inutile dirti che sapore fresco, delicato e gustoso aveva!
Il sapore dei cibi autentici di una volta, un tuffo indietro nel tempo ai piatti che mi preparavano le mie nonne.
Finita la splendida pausa gourmet si prosegue con un dolce saliscendi sui dossi delle selle erbose raggiungendo quasi i 1800 metri.
Ancora pochi passi e superata l’ultima collina ecco apparire il Lago della Duchessa in tutto il suo splendore!
Dopo due ore e trenta e 4 chilometri sono arrivata a meta.
Mi sembra di essere in un film americano ambientato nel Wyoming!
Mandrie di cavalli, puledri, greggi di pecore e vitelli al pascolo libero brucano l’erba, i più temerari attraversano il lago immergendosi per raggiungere la riva opposta.
Questo è il loro regno e noi siamo soltanto degli ospiti ai quali è riservata un’accoglienza fredda e disinteressata.
Sull’acqua del lago si specchiano il cielo azzurro con qualche nuvola bianca in un gioco di riflessi e prospettive meraviglioso.
Osservando attentamente la superficie dell’acqua si ha l’impressione che il mondo sia a testa in giù!
La colonna sonora del momento è lo scampanellio costante dei campanacci al collo degli animali interrotto di tanto in tanto dal nitrire di un cavallo infastidito dalla presenza dell’uomo…
Per renderti conto dell’atmosfera magica che si respira lassù, dovresti ammirare questo spettacolo dal vivo!
Ritorno: sentiero 2c verso Cartore
Il sentiero del ritorno è decisamente più semplice e veloce.
Innanzitutto è tutto in discesa e poi si snoda interamente all’interno del bosco riparando dal sole al fresco dell’ombra dei faggi.
Mi è piaciuto molto calpestare il morbido tappetto di foglie che mi ha accompagnata fino all’ultimo tratto prima di arrivare a Cartore.
Quest’ultima parte richiede molta attenzione e cautela poichè uscendo dal bosco si deve percorrere una strada sterrata con brecciolino e sassi che rendono facili le cadute.
E la sottoscritta sul finale per un attimo di distrazione ha fatto un bel capitombolo per fortuna senza conseguenze : )
Per il ritorno ci è voluta un’ ora e trenta.
Dati tecnici anello di Cartore sentieri 2b-2c
Distanza complessiva: 12km
Dislivello: +900mt
Impegno: medio/alto
Durata: 6 ore comprensivi di pause
Curiosità sul lago della duchessa
Deve il suo nome da quello attribuito alle montagne circostanti dal bolognese Francesco De Marchi in omaggio a Margherita d’Austria, Duchessa di Parma e Piacenza e del Ducato di Leonessa e Cittaducale.
Il lago inoltre è tristemente noto per il tentativo di depistaggio avvenuto nell’aprile del 1978 durante il sequestro di Aldo Moro.
Un falso comunicato delle Brigate Rosse indicava di cercare il cadavere di Moro nel lago costringendo la polizia a delle difficoltose operazioni di ricerca sotto la superficie ghiacciata del lago.
Lago della Duchessa: terza tappa del Cammino dei briganti
Il Lago della Duchessa rappresenta anche la tappa 3 del Cammino dei Briganti che collega Nesce a Cartore, attraversando la Riserva Naturale Montagne della Duchessa.
Il Cammino dei Briganti come ti ho già detto in uno dei miei ultimi articoli, è un trekking tra Abruzzo e Lazio, che si snoda nell’Appennino Centrale attraversando una natura ancora selvaggia ed incontaminata.
Penso di averti detto proprio tutto, ti do un ultimo consiglio prima di salutarti: segnati il Lago della Duchessa tra le escursioni nel Lazio da non perdere!
Un abbraccio
Veronica
Colori stupefacenti per un posto da favola..
Non finirai mai di stupirmi!
Grazie Marzia sei sempre super gentile 🙏🙏🙏😍😍😍😍❤❤❤😘😘😘
Ci sono stato una volta, ormai quasi vent’anni fa, bellissima giornata e cornice stupenda. L’acqua essendo un elemento vitale è parte di ogni cosa e di ogni cosa il fondamento, così il fuoco, senza il quale non ci sarebbe passione, coraggio, tenacia. Un abbraccio Veronica e buona giornata
Anche se vent’anni dopo…la giornata e la cornice sono state anche per me stupende e sì hai ragione…sono importante tutti gli elementi aria,acqua, terra e fuoco…E come sempre si desidera ciò che non si ha…il brutto vizio del genere umano 😁😅😂
Un abbraccio forte forte e buona giornata caro Sarino❤
Quanto darei per essere come l’acqua caro Sarino…io che son fuoco e troppo spesso brucio e distruggo…
L’acqua è più saggia e ne ammiro la calma, la pazienza e la perseveranza ❤
https://www.youtube.com/watch?v=tf7ztDILK0Y
conosco la provincia di Rieti, ci abita un mio carissimo amico, a Leonessa, mi ha fatto visitare tanti luoghi ameni, posti di un altro tempo, lontani e così adiacenti, proprio come l’acqua, irraggiungibile e così vicina. L’acqua come vita, sogno, evasione, cammino (per restare in tema 🙂 ).
Ti lascio come al solito un brano – ormai è diventata un’abitudine -, ho scelto un pezzo bellissimo di Eugenio Finardi (uno dei cantautori che amo di più), un pezzo che è poesia pura, che parla proprio dell’acqua e della vita come metafora, uno specchio in cui perdersi in quiete e immaginarsi, quell’acqua che scivola e dolcemente penetra.
Un abbraccio carissima
Lo sai che i tuoi brani Sarino diventano sempre le colonne sonore dei miei viaggi o dei miei cammini😍
E quest’ultimo brano è pura poesia…
Sei riuscito a vedere questa meraviglia?
Fantastico questo posto
Stupendo davvero😁❤
Ma che bello! Non lo conoscevo – mi ricorda, però, los lagos de covadonga, nel nord della Spagna. Senza mucche, ma comunque super 🙂
Immagino Vero😍….a me ricorda la Norvegia…solo che in Norvegia ad ogni curva ti ritrovavi davanti uno spettacolo del genere…impressionante davvero!
segno, segno
Questa ti piacerebbe tantissimo Sal❤😊
Mai stato… 😞😞
Devo assolutamente recuperare
Lo ameresti e se sei fortunato potresti avvistare anche i grifoni😜😍
E allora ci andrò di sicuro 😃😉
Aspetto le tue impressioni ❤
Fantastico!
Questa Rita entra nella top ten❤❤❤
Hi Veronica, I assume your posts are in Italian, a language I still need to learn. However, I understand you are writing about an amazing trip. Would be great if you could add google translate as a plugin from your page settings. It will allow non- Italian speakers like us to enjoy the page even more.
I also hope I am not offending you with this request.
Enjoy!
You absolutely do not offend me, on the contrary, I am flattered to have readers outside of Italy too 😍❤
I had thought about installing it but they advised me against it because it weighs down the site and therefore I gave up … I’m very sorry … Anyway you have guessed that it is a beautiful place and if you happen to be in Italy in the Lazio region you absolutely cannot miss it!
A hug and I hope in the future to have time to write in Italian and English😊
Thats great, I translated that using google translate, loved reading about it. Lazio is doing gud in Seria A too this season:-). Looking forward to see u write in english as well.
enjoy and have a great time ahead, wishing u and ur family a safe n great time ahead!
Lazio is a beautiful region and you can visit it in all seasons, winter you can go to the mountains at Terminillo, summer by the sea at Circeo and Sabaudia, and mid-seasons everywhere in the woods, discovering villages, castles and abbeys in short, you would never be bored! A hug and good day
Hey, thank you Veronica for talking about the Lazio with so much passion and love. Would love to visit the place. Till then, a big hug to you too and have a great day ahead!!!
It’s a great pleasure ❤🌹