Viaggio in mini bus verso il confine

pullman

Apro gli occhi dopo dieci minuti ininterrotti di sveglia.

Le sei ore avanti di fuso più le 24 in piedi si fanno sentire ma l’eccitazione mi dà una carica pazzesca così salto giù dal letto, colazione veloce e via alla stazione dei bus.

Oggi si entra in Cambogia.

Il taxi mi lascia alla stazione Ekkamai dove scopro che non c’è un bus diretto a Siem Reap.

Niente panico, trovo subito la soluzione: un mini bus che porta ad Aranyanprahet, dove si trova la frontiera.

Da lì proseguirò con un altro pullman.

Con 200 bat (poco più di 5 euro) mi assicuro una traversata di oltre 200 km.

Niente male no?

Ora sono curiosa di sfatare o constatare il mito che i mini bus sono una truffa

Ho letto da qualche parte sul web che gli autisti dei mini bus sono soliti simulare un guasto per non proseguire nel viaggio verso il confine.

In questo modo gli sventurati sono costretti a dormire nelle guest house meno frequentate lungo la strada ovviamente d’accordo con i truffatori.

Sarà vero o come sempre bisogna prendere con le pinze tutto quello che si legge sul web o si sente dire??

Come un bambino che non presta attenzione alle parole della madre quando gli dice di non correre perchè altrimenti cadrebbe e si sbuccerebbe le ginocchia, allo stesso modo mi comporto io quando vengo avvertita del pericolo.

Se cado poco importa, sarà una lezione.?

Credo che questo sia il modo migliore di affrontare le sfide della vita: va bene ascoltare i consigli ma non farsene condizionare e scegliere secondo la propria testa…

In fondo sono esperienze che sono state vissute da persone diverse da te?

E pazienza se questo pullman si guasterà e avrà ragione chi lo ha scritto, voglio provarlo in prima persona?

Direzione Aranyanprahet

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Il nostro autista predilige la guida sportiva e mantiene una velocità costante di 120- 130 km/h.

Forse ha fretta di arrivare al confine comunque non mi dispiace affatto anzi lo trovo divertente e mi ricorda i rimbalzi della jeep durante il safari in Kenya.

Per fortuna il tetto del mini bus è più alto e mi risparmia le testate che invece erano all’ordine del giorno nella jeep?

Il paesaggio fuori dal finestrino non ha nulla di affascinante: percorro una monotona superstrada che attraversa la periferia di Bangkok per poi lasciare spazio alla campagna trascurata dove di tanto in tanto si vedono delle baracche.

Finalmente dopo circa 4 ore di viaggio arrivo al capolinea, da qui prenderò un tuk tuk per fare il brevissimo tragitto fino ad Aranyanprahet.

Il mini bus non si è rotto e con mio grande orgoglio ho sfatato il mito sul web?

Sbrigate le pratiche per il visto sono pronta per il momento tanto atteso: il passaggio della frontiera.

L’ ultimo pullman mi aspetta oltre la linea di confine…

Dalla Thailandia alla Cambogia

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Devo ammettere che me l’ero immaginato molto più romantico: seduta lato finestrino a guardare un paesaggio bucolico e verdeggiante, assaporando lentamente quel magico momento.

La realtà invece è stata tutt’altro che romantica direi frenetica.

Mentre sto per sorseggiare il caffè, il tizio del pullman mi fa segno di seguirlo.

Cerco di stargli dietro tra la folla che invade la strada insieme al via vai di motorini, auto, camion e carri trainati a mano.

Passavo cosi il confine dopo un’ infinità di controlli tra le urla della gente e il rumore dei clascon…

Una vera e propria Babele?

Ce l’ho fatta sono ufficialmente in Cambogia a Poiret , 150 km da Siem Reap.

Salgo sul nuovo pullman che partirà con un’ora di ritardo e mentre aspetto mi domando perchè il tizio mi ha fatto scapicollare invano…

Dopo qualche chilometro da Poiret il paesaggio cambia: distese di prati verdi che si perdono all’orizzonte e baraccopoli che mi fanno tornare in mente la strada che feci da Nairobi a Watamu.

A colpire la mia attenzione sono i bambini sporchi e scalzi che giocano in mezzo alla terra tra i rifiuti, alcuni improvvisando un gioco su un carretto abbandonato, altri un duello con due pezzi di plastica.

Non sembrano tristi nè preoccupati anzi sorridono e giocano spensierati.

Sono ormai le 18,30 passate ed è già buio quando il pullman si ferma alla stazione a pochi chilometri da Siem Reap.

Manca poco alla meta, il viaggio della speranza sta per avere fine?

La compagnia del pullman per il disservizio mette a disposizione gratuitamente dei tuk tuk così cambio per l’ultima volta mezzo dirigendomi verso il centro città.

Siem Reap mi accoglie in un tripudio di colori è una città vivace, piena di negozi e locali animata da luci e suoni.

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Dopo due tentativi falliti per alberghi pieni, ecco finalmente la mia casa per i prossimi tre giorni.

Arrivata stanca, felice e salva in Cambogia.

Da Siem Reap è tutto

Un abbraccio

Veronica

P.S: consiglio di fare il visto online per evitare lunghe e noiose pratiche burocratiche clicca al link qui sotto per farlo:

Sito ufficiale

43 COMMENTS

  1. Che coraggiosa la mia tesora! Un viaggio sofferto ma ne è valsa la pena! Queste sono le cose che non si dimenticano mai! ?

    • Detto da te cara Chriss ha ancora più valore…poi qui la più coraggiosa sei tu❤??

  2. Ben arrivata in Cambogia Veronica 🙂
    sempre affascinanti i tuoi racconti e così carichi di adrenalina che si avverte la tua forza vitale!!!
    volevo sapere una cosa, pura curiosità – perché la Cambogia, un motivo particolare?
    Ti abbraccio forte buon Tutto,
    ciao <3 <3 <3

    • Grazie ???
      Lo sai che non ssprei risponderti??
      Ho deciso all’ultimo, due settimane prima della partenza…mi si è accesa una lampadina: Cambogia…ho visto se era periodo buono e in effetti gennaio è il periodo ideale per andare così mi sono detta: è destino?
      A marzo avevo visto Tomb Raider ed era ambientato in una giungla con un tempio particolarissimo (poi vedrai le foto ?) dopo il mio film mi ero informata sulla location ed era uscita fuori la Cambogia…
      “Prima o poi ci andrò” mi ero detta ma non credevo così presto????

    • Che Forte!
      Ma lo sai, il caso non esiste 🙂
      chissà cosa vedrai o scoprirai o avvertirai dove sei ora che in qualche modo era arrivato il momento per te di apprendere.
      Grazie per la tua risposta, sincera e definirei “fresca” libera da orpelli.
      Tomb Raider
      ma quanto sei tu Tomb Raider!?
      Buona avventura, sei tutti noi :):):)
      Bacio Monica <3

    • Lo sai sono per le cose dirette io???
      Comunque cara Monica questo posto mi ha dato delle risposte o per lo meno mi ha aperto gli occhi sulla strada da prendere❤
      Lo leggerai al termine del mio viaggio mia cara ?
      Ti abbraccio fortissimo e…sì hai proprio ragione, il caso non esiste??

    • Ciao Monica tutto alla grande? ho avuto pochissimo tempo per scrivere date le tantissime cose che ho visto?…oggi è l’ultimo giorno e finalmente mi godo la brezza del mare in completo relax❤ domani si ritorna al confine e lunedi aereo di rientro?
      Un abbraccio fortissimo?

  3. Io direi che sei stata coraggiosissima!!! Con tutte quelle notizie negative, non hai esitato e ti sei messa in viaggio lo stesso. Ah, la mia Veronica che ragazza in gamba!!!! Ora non resta che scoprirla questa Cambogia…. rimango qua in fiduciosa attesa! Un bacio!!!! <3

    🙂

    • Buongiorno Vittoria cara?
      il coraggio è l’antidoto migliore alla paura…tante volte in passato mi sono lasciata influenzare da cose dette o lette da qualche parte per poi pentirmene perchè col senno di poi scoprivo che non erano vere?…ora mi butto di più e quello che ho imparato è che nulla è maicome sembra❤

    • Ahahahaha qualcuno dovrà pur farlo questo sporco lavoro??❤

  4. anche io me lo immaginavo diverso, lo ammetto.

    a quel confine si sparavano addosso tra cambogiani e thailandesi soltanto nel 2011!
    https://www.corriere.it/esteri/11_aprile_23/cambogia-thailandia-guerra-confine_2a7a0346-6db3-11e0-81d8-b2fdc513fe68.shtml

    (ma allora ti sei persa l’altra Angkor che c’e` proprio al confine e per la quale si facevano la guerra colo sette anni fa!).

    meglio cosi`, comunque, anche se vedo dalle foto che la globalizzazione avanza implacabile e veloce.

    sono molto curioso di rivedere Siem Reap: per ora da quell’unica foto notturna, non mi oriento, ahha.

    • E’ vero la globalizzazione purtroppo avanza implacabile…ma anche il turismo di massa cinese????…avresti dovuto vedere Angkor Wat all’ alba…mi sembrava di stare a WOODSTOCK…poi lo racconterò…ma da che parte del mondo bisogna andare per evitare le orde barbariche di turisti????????….forse in Alaska?Mah…ho anche lì i miei dubbi…
      Comunque per fortuna nessuna sparatoria caro Mauro???

    • già sveglia? sono le sei del mattino li?… qui sono le 00:33 Buon giorno allora già pronta per la prossima tappa?

    • Eh sì stamattina mi sono trasferita nella capitale quindi alzataccia per il bus?…dovevano essere solo 6 ore … si sono trasformate in 8???? poi saprai perchè???
      Un abbraccio da Phnom Penh??

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