Rodi mi ha stupita per il suo fascino selvaggio non ancora contaminato dal turismo di massa, perlomeno quando ci sono stata sette anni fa…
Era uno di quei viaggi fai da te, il primo che mi sono organizzata da sola scegliendo volo e appartamento per risparmiare, infatti ho sbagliato a scegliere la posizione del mio alloggio!
L’appartamento era a Faliraki, la Rimini di Rodi per intenderci. Se vi piacciono la vita mondana e le notti di festa siete nel posto giusto ma se al contrario siete come me e amate la tranquillità siete completamente fuori strada
In aggiunta per arrivare al mio studio (come lo chiamano qui) dovevo farmi una scarpinata di oltre un chilometro in salita (avrei dovuto immaginare dal nome Panoramic che mi sarebbe toccato sfacchinare).
Come benvenuto devo ammetterlo non è stato dei migliori però un lato positivo c’era: la presenza di un noleggio scooter che mi ha salvato il viaggio!
In sella al motorino ho girato tutta la costa orientale dell’isola da Nord a Sud scoprendo ogni giorno un posto nuovo.
Secondo me non basta una settimana per esplorare tutta l’isola perchè oltre le numerose spiagge offre un patrimonio storico e paesaggistico che merita del tempo in più.
Tra i tanti luoghi visti mi sono rimasti nel cuore la splendida baia di Lindos, il colosso di Rodi, il Monastero di Tsampika e Prassonissi.
Lindos
Questo paesino è davvero un gioiello con le sue case bianche, le finestre e le porte azzurre in tipico stile greco, i vicoli stretti dove si affacciano i tanti negozi di prodotti locali e la sua baia dalle mille gradazioni di verde e blu.
E’ dal pontile della sua spiaggia che non resistendo alla tentazione, ho fatto uno dei miei primi tuffi a capriola non proprio eseguito a regola d’arte. Ancora sorrido nel ricordarlo : una schienata mostruosa
Città di Rodi
La citta di Rodi si trova a Nord dell’isola e merita assolutamente una visita per ammirare una delle sette meraviglie del mondo: il colosso di Rodi.
Le vecchie strade che profumano di storia vi guideranno fino al maestoso Palazzo dei Gran Maestri dei Cavalieri di Rodi che rientra tra le fortificazioni dichiarate Patrimonio dell’ Umanità.
Vi ritroverete a passeggiare tra i numerosi negozi di armature ed armi medioevali, vi sembrerà di essere in un’ altra epoca tra balestre, elmi, scudi e spade…
Vi consiglio di andare nel tardo pomeriggio se amate i tramonti. A due passi dalla città si snoda infatti una pista ciclabile che costeggia il mare regalando uno scenario unico.
Monastero Tsampika
Ho scoperto che esisteva questo splendido Monastero per caso, mentre ero in motorino dalla strada. In lontananza sulla cima di una montagna ho visto una costruzione che ha subito catturato la mia attenzione.
Così ho seguito la strada fino a quando non mi sono avvicinata al bivio con le indicazioni per la salita al luogo sacro.
A causa della forte pendenza dopo una serie di tornanti sono stata costretta a parcheggiare il motorino e proseguire a piedi anche perchè poco dopo la piazzola cominciavano i 300 gradini per arrivare in cima dove si trovava la chiesa.
Mentre salivo mi si è rotta anche l’ infradito e ho dovuto inventare una calzatura d’ emergenza usando uno spago e la suola della mia ciabatta
Mi diverto tantissimo quando mi capita l’ imprevisto di turno perchè mi sorprendo di riuscire a cavarmela sempre e questo è importante da ricordare nella vita di tutti i giorni : c’è sempre una soluzione ad ogni problema.
Arrivata alla fine delle scale ho trovato la chiesa scoprendo che è meta di pellegrinaggio per le donne che non riescono ad avere figli.
Mi accorgo che è davvero un posto speciale dalle foto e dai ringraziamenti che tappezzano l’interno della chiesa.
Molte donne dopo essere state a Tsampika hanno lasciato un messaggio per il miracolo che hanno ricevuto. Coincidenza o no, nella primavera dell’anno successivo al mio viaggio, resterò incinta del mio secondo figlio
La vista da lassù è sublime, la chiesa sorge su uno dei punti più panoramici di Rodi affacciandosi sulla baia blu cui dà il nome circondata dal verde delle montagne.
Si può godere di una vista meravigliosa sulla lunga spiaggia di Tsampika la più bella di Rodi, chiamata anche the Golden Beach a causa dei suoi granelli di sabbia che sembrano oro.
Ho cambiato tante spiagge girando in motorino ma Tsampika mi ha rapito l’anima: il colore della sabbia e l’acqua cristallina con le sue sfumature di celeste blu e verde smeraldo, le conferiscono il titolo di migliore spiaggia dell’isola.
Prassonissi
All’estremo Sud di Rodi trovo Prassonissi, una lingua di terra che con l’ alta marea si copre favorendo l incontro di due mari: il mar di Levante e il mar Egeo.
Uno spettacolo unico.
Aspettare la bassa marea per passeggiare su questa lingua di terra e scalare la collinetta che si trova al di là dell’ istmo non ha prezzo!
A dir la verità un prezzo ce l’ ha avuto per me.
Pronti per sentire la mia impresa?
Ovviamente appena ho visto delle persone arrampicarsi su per la collina, ho pensato di non poter perdere l’ occasione così quando si è abbassata la marea, sono partita scalza alla conquista del panorama della giornata…
Aver dimenticato le ciabatte è stato un errore fatale perchè quando l’ho raggiunta mi sono accorta che il terreno era pieno di sassolini sporgenti davvero fastidiosi: si infilzavano sotto la pianta del piede ed ogni passo era un dolore!
Decido comunque di proseguire, in fondo si trattava di affrontare solo 300 metri scarsi ma vi assicuro che sono stati i più lunghi della mia vita!
Oltre ai sassolini diabolici non avevo notato l’orario in cui sono partita per la mia piccola escursione:mezzogiorno. Immaginate la temperatura infuocata dei sassi, provate a poggiarci un piede sopra e sentirete che tortura!
Proseguo solo per ostinazione ma è davvero una missione impossibile: ogni passo è uno strillo ma anche una risata perchè la situazione era davvero grottesca.
Come me anche altri malcapitati avevano avuto la brillante idea di non portare le scarpe e mi divertivo ad osservare le loro tecniche di sopravvivenza!
C’ era chi tornava indietro cercando di scivolare da seduto e fare la discese di “sedere”, chi si accucciava, chi si affrettava a salire con passi lunghi e poi il numero uno : un uomo sulla cinquantina che si era costruito delle ciabatte con un pezzo di legno e uno spago: geniale. Scendeva la collina con un sorriso trionfante stampato sul viso!
Non ho ceduto solo perchè volevo vedere il panorama a tutti i costi. Dopo quasi un’ ora di arrampicata sui sassi roventi, sole a picco in testa, sudore e stanchezza, finalmente mi godo la mia strameritata vista spettacolare : l’ incontro dei due mari, i mille colori delle vele dei ragazzi del windsurf che affollano la spiaggia e la tranquilla baia al di là della collina…
Come sempre nonostante le difficoltà vale sempre la pena di andare avanti. Ciò che si conquista è sempre una spanna sopra la fatica per arrivarci
L’unico rimpianto è non aver avuto il tempo per visitare la splendida Acropoli di Rodi che offre la vista migliore dell’isola a detta di chi ci è stato!
Se capitate a Rodi e avete la fortuna di vederla scattate una foto per me!
Un abbraccio
Veronica
sicuramente succederà anche a me, per il momento cerco di alterare la fase rem del sonno 🙂
Sono sicura che succederà e quando accadrà mandami una foto di te in giro per il mondo con la bici?
Per ora ti posso mandare una risonanza magnetica del mio cervello nella fase rem :-)… ahhh questa cosa mi ricorda ”La montagna incantata” di T. Mann, in cui il protagonista va a trascorrere un periodo della sua vita in un sanatorio sulle Alpi svizzere, a Davos, e qui conosce una donna della quale, come ricordo, conserverà una piccola radiografia incastonata in una medaglia di collana… La cosa è più o meno così ma potrei non essere perfettamente filologico 🙂
Non ho letto il libro ma di sicuro lo farò, adoro leggere è un modo fantastico di viaggiare soprattutto quando non e possibile farlo nella realtà…se ti piace il genere sui viaggi spirituali ti consiglio Il Cammino del Giappone. Shikoku e gli 88 templi di Luigi Gatti oppure il mio preferito da cui hanno tratto il film in to the Wild: Nelle terre estreme di Jon Krakauer semplicemente meraviglioso…
Al posto della radiografia preferisco la foto del tuo sogno realizzato ?
A dirti la verità Mann non è propriamente il mio genere di letteratura, magari potremmo trovarci su Hesse, se anche a te piace, per il resto amo il realismo dell’Ottocento, e in quanto a viaggi quando ero più ragazzo Kerouac. Ho visto il film In to the Wild e mi è piaciuto, inoltre ho letto il capolavoro di Tolstòj ”La felicità domestica” che viene citato nella pellicola.
Comunque i miei vagabondaggi li faccio anche da sveglio e senza ausili letterari o filmici 🙂
Di Hesse ho letto Siddharta molto bello…Tolstoj tra i prossimi senz’altro. Sono d’accordo anche sui vagabondaggi della mente senza film nè libri ?
Intendevo anche fisici, magari qualche volta ti sfido a fare una passeggiata, scherzo :-)… mettiamo da parte l’ego.
Hai sfidato una super sportiva??? a piedi però…in bici sono un bradipo???
a piedi va benissimo, ma non con lo spirito dello sportivo, con quello del vagabondo, alla Knulp di Hesse
Ovviamente ?
Bello, a me piacerebbe fare un bel viaggio in bici. Per ora è letteralmente un sogno, uno di quelli che si ripetono fissi, solo con piccole variazioni, nel mio sonno.
Una volta mi hanno spedito una foto da una delle località che hai visitato
Renzo a me è successa una cosa analoga con il Cammino di Santiago…ho letto un libro che mi ha fatto sognare…dopo meno di anno ho deciso che dovevo partire per vivermelo spero che accada anche a te perchè le nostre intuizioni si rivelano sempre le più giuste e regalano emozioni uniche ♥️
Avventuriora per passione o per lavoro? Comunque sia mi piace il tuo girovagare!
Per passione che sicuramente trasformerò in lavoro… ci sono troppi posti da scoprire nel mondo e una vita non basta per vederli tutti : )
Grazie Carlo!