In viaggio verso Sihanoukville
Lascio Phnom Penh di buon’ora verso le 7 verso la meta del giorno: Sihanoukville.
Prendo il tuk tuk per raggiungere il capolinea dei minibus e in pochi minuti mi ritrovo nella giungla urbana aggredita dai suoni della città e dallo smog soffocante.
Non vedo l’ ora di uscire dal caos cittadino e raggiungere la costa a Sihanoukville, dove trascorrerò gli ultimi 3 giorni in terra cambogiana.
Ho scelto di proposito il mare come conclusione del mio viaggio per rilassarmi e rigenerarmi.
E’ stato un viaggio impegnativo ricco di avventure ed emozioni esattamente come me l’ero immaginato anzi forse anche migliore?
“Chissà se il mare è davvero bello come appare nelle foto…” mi domando mentre il tuk tuk si ferma all’ improvviso.
L’ autista mi dice in inglese di aspettare 5 minuti ed entra nella hall di un albergo.
“Cosa starà facendo lì dentro?” mi chiedo durante l’attesa interminabile.
“Farò in tempo ad arrivare al capolinea dei minibus?”
Dopo una ventina di minuti il tizio riappare portando con sè uno zaino seguito da una ragazza bionda che prende posto avanti a me…
E’ Tamara.
Si presenta subito con un grande sorriso porgendomi la mano.
E’ una ragazza tedesca che parla un inglese perfetto tanto che l’avevo scambiata per un inglese ?
Entriamo subito in sintonia e mi racconta che viaggia da sola.
E’ appena arrivata in Cambogia dove si fermerà per 2 settimane.
Lei farà il giro inverso al mio: parte dal mare per muoversi verso il centro-nord.
Le parlo dei miei cammini e lei ascolta entusiasta.
Mi dice che prima o poi le piacerebbe provare un’esperienza del genere e vuole essere rassicurata sulla sicurezza dei percorsi a piedi.
Mi sembra un paradosso visto che a 20 anni ha preso da sola un aereo per l’ Australia e ci è rimasta 3 mesi ?
Sento che siamo due anime affini che si capiscono al volo: con lei non c’è bisogno di spiegare nulla, un po’ come mi successe con Jennifer durante il Cammino portoghese.
Adoro viaggiare in questo modo non convenzionale, fuori dalle rotte del turismo di massa, si fanno gli incontri migliori…
E’ rassicurante sapere che al mondo esistono persone che hanno la tua stessa filosofia di vita.
Quella brutta sensazione di solitudine che avverto a volte nella mia quotidianità scompare nel momento in cui viaggio e incontro i miei simili?
Nel frattempo tra una chiacchiera e l’ altra assistiamo ad una scena comica.
L’ autista del tuk tuk si ferma di nuovo all’ improvviso stavolta in mezzo al traffico.
Accosta, scende e si mette a fare pipì dietro un muretto come se nulla fosse…
Io e Tamy, si fa chiamare così, ci guardiamo e scoppiamo a ridere: è ufficiale, gli autisti in Cambogia sono pazzi ????
Finalmente raggiungiamo il capolinea dei minibus e in pochi minuti ci ritroviamo in un abitacolo con una decina di persone: una attaccata all’altra.
Lo sconsiglio a chi soffre di claustrofobia: pochissimo spazio vitale e finestrini chiusi per l’aria condizionata che personalmente odio.
Non ho mai capito il motivo per cui d’estate si debba spararla a 15 gradi facendo freddo e d’inverno a 40 per fare caldo?
Detesto entrare nei supermercati d’estate e sentire freddo ????
Amo piuttosto sentire il vento che mi scompiglia i capelli abbassando il finestrino, quella si che è una bella sensazione…
Il viaggio in bus
Comincia così il viaggio verso Sihanoukville.
Come sempre il traffico per uscire dalla città fa perdere molto tempo…
Nonostante lo spazio ridotto, la convivenza forzata non si rivela difficile anzi gli ospiti del bus sono molto tranquilli.
Per la maggiorparte sono locali che lo utilizzano come il nostro Cotral per raggiungere i villaggi fuori Phnom Pehn.
Per ingannare il tempo mi metto ad ascoltarli parlare: il suono della loro lingua è simile al cinese,chissà cosa si staranno dicendo…
Tra noi ci sono anche un paio di viaggiatori solitari che scenderanno prima dell’arrivo a Sihanoukville in un luogo sperduto lungo la strada.
Faremo tre soste durante le quali cercherò di prendere più aria possibile ????
Tamy è silenziosa con le sue cuffie alle orecchie, guarda fuori dal finestrino, ogni tanto si appisola e tra un sonno e l’altro scambiamo poche parole, essenziali.
Mi piaccione le persone così: non sono invadenti e non sentono il bisogno di vomitare parole per ore solo per rompere l’imbarazzo del silenzio…
Durante il viaggio attraverso ancora la campagna che in questi giorni è diventata ormai familiare con i suoi grandi campi sterminati interrotti soltanto da qualche villaggio o cittadina.
Finalmente dopo 6 lunghe e scomode ore entriamo a Sihanoukville?
Sihanoukville il primo impatto
Resto delusa al primo impatto con la città costiera: un cantiere a cielo aperto.
Al capolinea Tamy mi chiede se vogliamo dividerci la spesa per il tuk tuk e dato che non ho prenotato alberghi, mi propone anche di vedere se al suo c’è ancora posto.
Accetto volentieri?
L’autista del tuk tuk ci spiegherà che i cinesi hanno comprato tutta la costa e stanno costruendo casinò e resort !
E’ sempre intenzione dei cinesi costruire anche un aeroporto a Koh Rong la più famosa (e turistica) delle isole cambogiane.
A quel punto anche la Cambogia sarà invasa e distrutta dal turismo di massa.
Sihanoukville è uguale alle altre grandi città di Seam Reap e Phnom Pehn con l’ aggiunta del mare, l’unico punto di forza che resta a questa Singapore cambogiana.
Non oso immaginare come sarà tra 10 anni: una successione di casinò, centri commerciali e alberghi di lusso con prostitute a prezzi abbordabili…
Un altro paese che perderà la propria identità culturale in cambio del Dio denaro e l’ aspetto piu triste è che non ne trarrà beneficio il popolo ma gli stranieri cinesi investitori…
La mia casa a Sihanoukville
Quando arriviamo al Sok Sabay Resort è amore a prima vista?
E’ un ecoresort che funge sia da ostello con camere a 5 dollari a notte che da albergo.
A colpirmi è stata la grandissima hall in legno con il tetto di palme.
Nel momento in cui sono entrata la luce calda del pomeriggio creava un’atmosfera fantastica: illuminava una sedia in canapa sospesa da terra che affacciava sulle calme acque del fiume sottostante.
Gli ospiti del Sok Sabay se ne stavano beati a sorseggiare le loro bibite assaporando la pace e il silenzio intorno.
Mi sembrava di essere in uno di quei film ambientati sul fiume Mekong, quella calma del dolce far niente…
Speravo tanto che ci fosse una stanza libera per me.
Avevo trovato il mio posto del cuore in Cambogia, quello che avrei ricordato con più nostalgia al mio rientro in Italia.
La fortuna è stata dalla mia parte così il Sok Sabay è diventato la mia casa per i miei ultimi giorni in Cambogia?
Il primo tramonto in spiaggia
Sistemo i bagagli perchè voglio subito raggiungere la spiaggia…
E’ a 5 minuti di tuk tuk ma volendo si possono affittare le biciclette.
Rinuncio alla seconda opzione anche se era quella che mi piaceva di più perchè le bici non hanno la catena e non mi voglio prendere la responsabilità in caso di furto (il rischio è alto).
Sono le 18 inoltrate quando affondo il piede sulla bianca sabbia fresca.
Il Sok Sabay ha una spiaggia privata attrezzata, Chez Paul nello stesso stile del resort quindi un’oasi di pace.
Mi colpisce all’istante un’altalena attaccata all’albero che guarda lo skyline della città e il mare…
Sembra di essere a Miami: una spiaggia lunghissima di sabbia bianca e sullo sfondo altissimi grattacieli ma senza la folla.
Il sole tramonta presto da queste parti così mentre il cielo comincia a tingersi di rosa e lilla mi ritrovo sdraiata sul lettino vicino a Tamy.
“Perchè hai deciso di viaggiate sola?” le chiedo.
“Non trovo nessuno che ami viaggiare liberamente come me, vogliono tutti fare la vacanza nei villaggi ma io non le sopporto così ho deciso che preferisco stare in mia compagnia, la migliore che possa desiderare, almeno finchè non trovo qualcuno che condivida la mia stessa filosofia di viaggio.”
In cuor mio sapevo che mi avrebbe risposto esattamente così: è la stessa risposta che danno tutti coloro che hanno scelto di viaggiare da soli?
Solo chi accetta il rischio e sfida la paura può accedere ad esperienze che arricchiscono l’animo oltre l’ immaginabile.
Un viaggio in solitaria ti fa guardare nel profondo, ti fa scoprire lati di te stesso che ignoravi da una vita, aumenta l’autostima ma soprattutto ti insegna che non sei mai solo poiché viaggi in compagnia di te stesso…
Mi sono sentita più sola in mezzo alla folla che nei boschi…
E tu hai mai fatto o ti piacerebbe fare un viaggio in solitaria?
Da Sihanoukville è tutto.
Un abbraccio
Veronica
9 gennaio 2019
[…] Sihanoukville: la costa cambogiana […]
sono contento di avere trovato un mare altrettanto bello, dieci anni fa, senza neppure bisogno di andare sull’isola.
sembra che questo contenga una specie di morale: più si sviluppa il turismo, più strada bisogna fare per arrivare a una natura che pian piano scompare perché noi la cerchiamo sempre di più e la troviamo sempre di meno. 🙁
Assolutamente d’accordo con te Mauro, l’hai descritta alla perfezione ?
è che il nuovo netbook ha avuto bisogno di un po’ di tempo per mettersi al passo, evidentemente… 🙂
https://www.youtube.com/watch?v=Yv5Z5-NosDc
Qui eri a Loh Rong Sanloem????
e che se lo ricorda? o addirittura chi lo ha mai saputo? 🙂
però direi di no, perché le foto del secondo e del terzo video sono abbastanza mescolate tra loro in partenza e prese a poca distanza di tempo l’una dall’altra, sono stato io a dividerle per temi, diciamo così, nei due montaggi, quindi non credo che si riferiscano a qualche posto particolare separato…
però sai che io ho una certa propensione ad andare a cercarmi posti un poco speciali e via dalla pazza folla…
– ops, scusa, adesso ho cercato in internet e vedo che Loh Rong Sanloem è l’isola di fronte a Sihanoukville: no, no, non ci ho messo piede, e del resto sono rimasto lì soltanto un pomeriggio:
questa è proprio la costa di Sihanoukville come era dieci anni fa, o almeno qualche tratto di costa facilmente raggiungibile a piedi dalla città in poco tempo.
Dal mare mi sembrava una parte di Koh Rong Sanleom l ultima meraviglia della Cambogia che ho visto (ho fatto spoiler??) la scoprirai nel prossimo e ultimo post sulla Cambogia…è l’isola meno turistica (almeno per quest’anno…) un mare e una natura pazzeschi?
del resto, in qualche foto l’isola si vede anche, di fronte…
https://www.youtube.com/watch?v=Qaj2J_0uGCQ
Una delle prime foto è uguale alla spiaggetta di Chez Paul mentre delle scimmie non c’è più traccia…come anche di questa natura rigogliosa che ha lasciato il posto alle baracche degli operai dei cantieri…
https://www.youtube.com/watch?v=nsE49e4BLcw
Noto con piacere che la campagna e i tuk tuk sono rimasti immitati nel tempo e questo mi conforta❤..ho ripercorso un’altra volta quei paesaggi che mi hanno affascinato poi con quella musica mi ci fai immergere completamente caro Mauro?
ti ho mandato il link in un commento, ma non lo vedo: credo che sia finito nello spam, controlla…
in ogni caso usa il pingback che hai quasi in fondo ai commenti qui.
Vadoooooo
ahah, e io che volevo farti fare un po’ di caccia al tesoro!!! 😉
prima di tutto il link al post, che li contiene:
https://corpus15.wordpress.com/2019/05/14/tornare-in-cambogia-dieci-anni-dopo-bortoblog-22/
poi i link ai tre video, ma te li mando in commenti distinti, altrimenti finisco nello spam 🙂
ahah, e adesso invece è comparso: i nostri soliti problemi coi commenti, ahha.
Mi pareva strano infatti che non ne avessimo avuti per cosi tanto tempo???
Ciao è sempre bello leggere delle tue avventure
così uniche, così naturali
un abbraccio,
Monica <3
Grazie Monica??? ti mando un abbraccio forte buona giornata??
Penso che la nostra compagnia debba essere la migliore che abbiamo, anche se non è facile, anche se a volte ci arrabbiamo con noi stessi, ci detestiamo (le relazioni non sono mai facili :D)
Ma se ci conosciamo, se sappiamo assecondarci, niente È meglio di essere in compagnia di noi stessi. E allora possiamo affrontare tutto, anche l’aria condizionata e il conducente di tuk tuk che si ferma a pisciare 😀
Buon proseguimento!
Ahahahahah fantastico il conducente che si ferma per pisciare????? questi eventi li prendo sempre con il sorriso perchè saranno poi i racconti del mio rientro???
Scherzi a parte hai ragione non è sempre facile perchè abbiamo anche i giorni no ma impariamo a riconoscerli e a non farci abbattere…la natura è maestra in questo: dopo la pioggia esce sempre il sole…
Chi passa tanto tempo nella natura ( tu mi capisci bene?) e sa coglierne il linguaggio silenzioso non ha bisogno di altre guide…per me è stata la migliore tra i maestri di vita❤
Esatto…il solo vivere seguendo il ritmo della Natura renderebbe la nostra vita migliore 🙂
sempre belli i tuoi racconti e viaggi …molte volte anch’io mi sono sentito smarrito in mezzo alla folla piuttosto che in un bosco o su una cima…
un abbraccio da Sal
Lo immagino bene Sal perchè tu sai stare bene da solo e trovi nella natura il tuo posto nel mondo❤
Grazie di cuore, ti abbraccio forte e buona serata?
Wp s’è ingoiata il mio commento mi sa
Trovatooooo??
Veronica viaggio sulle tue parole..
E questo mi fa tanto tanto piacere Marzia❤❤❤
hai detto delle cose molto belle sul viaggiare da soli e sugli incontri dei viaggi non convenzionali, ma preferisco concentrarmi su Sihanoukville.
quello che mi colpisce e che non avevo mai messo così bene a fuoco è che ogni viaggio non è tanto nello spazio quanto nello spazio-tempo.
capisco che la Cambogia è in una grande trasformazione e che quella che ho visto dieci anni fa esatti (tra pochissimi giorni) non c’è più, e devo anche ritenermi fortunato di averla vista.
irriconoscibile la capitale, ma anche la città costiera: anche per me fu una delusione e ne scappai subito il giorno dopo, ma era una città completamente diversa da quella che hai visto tu: c’era anche tempo incerto e neppure mi fermai in spiaggia, una visita rapida e basta, ma mi dedicai ad esplorare l’interno, ricordo vagamente un giro in barca con un ragazzo, credo che fosse nei dintorni…, no, ho controllato era a Kompot.
te l’ho detto che ho recuperato le foto di quel viaggio?
potrei montare una breve sequenza video su Sihanoukville, credo che resteresti molto meravigliata, devo soltanto vedere se riesco a recuperare anche le riprese, che mi sfuggono ancora.
Voglio assolutamente vederle Mauro!!!!Sono troppo curiosa…
Sihanoukville mi è rimasta nel cuore per un quell albergo…è difficile descrivere quel colpo di fulmine…c ‘ era un atmosfera così tranquilla e serena che non avrei mai voluto lasciare quel posto…ti è mai capitato???
E la cosa buffa è che fuori non c’era poi questo paradiso ???? a parte le gru, la polvere e la sporcizia dei cantieri.
Nell’ultimo post di questo viaggio ti svelerò anche l’altro motivo per cui ho amato i miei ultimi tre giorni a Sihanoukville ?
Nel frattempo aspetto con ansia le tue foto…come cambia tutto in fretta…
Un abbraccio fortissimo caro Mauro❤
troverai i (poveri) montaggi delle foto del viaggio da Phnom Penh a Sihanoukville e poi qualche foto disordinata fatta qui nei miei soliti montaggi video su You Tube; metto i loro link nel post dove ti cito e che troverai linkato anche qui da te.
purtroppo devo considerare definitiva la perdita delle riprese, visto che non ne trovo traccia in nessun hard disk dove credevo fossero state salvate, anzi dove erano state salvate, e questo è un brutto colpo, perché allora facevo soprattutto riprese dei luoghi e usavo le foto mentalmente come riempitivo dei video; oggi invece mi avviene piuttosto il contrario: uso le riprese per ampliare le foto, che sono il mio punto di riferimento fondamentale.
questo per avvisarti subito che troverai molto poco, e in particolare nessuna immagine della città vera e propria che mi sembrò povera e ben poco attraente, tanto che me ne andai dopo poche ore all’alba del giorno dopo.
però, alla fine del primo montaggio video, vedrai anche la mia sistemazione a Sihanoukville: abbastanza carina, per i miei standard più che spartani, e la foto me l’ha anche fatta venire in mente…, belli questi tuffi almeno virtuali nel passato.
Mi metti il link dei video che hai messo su yutube cosi li trovo prima??