Viaggio a piedi: il mio Cammino Portoghese di Santiago
Premessa
Del viaggio a piedi se ne sente parlare sempre più spesso, è la moda del momento: zaino in spalla, niente mezzi di trasporto, niente sconti sul percorso. Ma perchè piacciono tanto?
Ultimamente ho riflettuto molto su questo nuovo trend domandandomi il motivo del grande successo dei viaggi a piedi. Ho individuato almeno tre ragioni principali:
1. Si riscopre il piacere della lentezza
Il nostro stile di vita, soprattutto quello occidentale, è una corsa contro il tempo: siamo sempre con i minuti contati nei quali far entrare tutti gli impegni e le scadenze. Viviamo perennemente sotto pressione convivendo con l’ansia di non riuscire ad arrivare, a svolgere tutti i nostri compiti.
“Arrivare” dove? Bisogna muoversi verso il futuro e chi resta indietro è escluso dal successo, che sembra essere più importante della felicità e che molto spesso viene confuso con la felicità stessa.
E’ così che perdiamo il piacere di camminare, andare piano ed ascoltare il nostro corpo ma, soprattutto, la nostra anima.
In questo modo, giorno dopo giorno, nella folle rincorsa della vita, perdiamo noi stessi.
All’improvviso arriva un momento in cui se sei fortunato comincerai a farti delle domande alle quali non saprai dare risposta.
Qualche anno fa ho cominciato a chiedermi se fossi felice nella vita frenetica che conducevo. Ero sempre di malumore, sempre nervosa. Avevo perso il mio sorriso e la voglia di scherzare schiacciata dal peso delle preoccupazioni e delle scadenze da rispettare.
Ho trovato così il coraggio di dire i miei ” no”, ho deciso di tirare il freno a mano ed intraprendere un viaggio a piedi.
Ho fatto un biglietto di sola andata per Saint-Jean (punto di inizio del cammino francese di Santiago) scegliendo di percorrere a piedi oltre 800 km del sentiero in compagnia solo del mio zaino.
Un viaggio a piedi che mi ha cambiato la vita.
2. Immersione totale nel paese che visitate.
Il modo migliore per conoscere i luoghi, la storia e la cultura del paese che visiti è facendolo camminando.
Avrai modo di scoprire angoli che solo a piedi è possibile raggiungere. Potrai ritrovarti a passeggiare in un bosco incrociando solo di tanto in tanto qualche centro abitato oppure a calpestare l’asfalto di una periferia urbana che ti condurrà in una grande città.
Conoscerai il paese a 360 gradi con i suoi lati belli e quelli brutti, tra giornate ricche di paesaggi mozzafiato ed entusiasmanti ed altre magari noiose.
Incontrerai la gente del posto scoprendone le varie sfaccettature e sorprendendoti di come sia facile comunicare pur non parlando la stessa lingua.
3. Ritrovare se stessi
Questa è la parte più bella ma anche più faticosa, poichè richiede una condizione fondamentale: la solitudine.
Scordati di ritrovare te stesso partendo con un gruppo organizzato ma anche con un amico o con il partner.
Dovrai andare da solo.
Prenditi le ferie che per tanto tempo hai rimandato e dedica un mese della tua vita a quest’ esperienza unica.
Ti garantisco che quando raggiungerai la tua meta non sarai più lo stesso di quando sei partito, sarai migliore.
Passo dopo passo ti libererai del superfluo, svuoterai la mente dallo stress e riscoprirai il piacere delle tua compagnia, meravigliandoti della tua forza e aumentando la tua autostima.
Soprattutto sarai pronto ad accorgerti della bellezza che ti circonda.
Nella frenesia quotidiana non ci accorgiamo nemmeno di quando sorge o tramonta il sole, di una farfalla che si posa su un fiore, del cinguettio degli uccelli ma lì sarà diverso.
Avrai tutto il tempo per goderti ogni singolo istante, ma soprattutto conoscerai la magia del silenzio che ti farà immergere in un’altra dimensione, più elevata.
Se ti spaventa la solitudine, pensa che altre persone come te sono lì sole e le incrocerai lungo la strada. Con qualcuno creerai anche dei legami speciali.
Se ancora sei in dubbio, poniti questa domanda: “Quante volte mi sono sentito solo ad una cena, ad una festa o in mezzo alla folla?”
Fatta questa doverosa premessa ecco la mia seconda esperienza a Santiago.
Il mio Cammino Portoghese
Per il mio secondo viaggio a piedi ho scelto il Cammino portoghese: solitario e poco trafficato, non ancora diventato una moda del momento come purtroppo sta accadendo a quello francese.
Poco più di 650 chilometri attraversando il Portogallo da Sud a Nord fino ad entrare in Spagna per l’ultimo tratto.
Potrei dividere idealmente questo viaggio in tre fasi legate ai cambiamenti paesaggistici avvenuti chilometro dopo chilometro.
Prima parte: Da Lisbona a Coimbra.
Da Lisbona a Coimbra fatta eccezione per le città, ho trovato poche strutture e servizi disseminati lungo le tappe, anche se molto efficenti nella loro semplicità.
Ho cominciato il mio viaggio a piedi dal groviglio di stradine e vicoletti del quartiere più vecchio e panoramico di Lisbona, l’Alfama.
Passando dalla periferia in degrado al lusso dell’ avveniristico quartiere dell’ Expo ho salutato la città sotto l’imponente ponte Vasco de Gama e il fiume Tejo che mi ha accompagnato fino a Santarém.
Durante i primi 150 km ho percorso zone rurali, pianeggianti e disabitate. Ho incontrato sterminate distese di campi di grano e coltivazioni di pomodori e peperoni, vigneti, canneti, prati in fiore.
Ho attraversato anche il parco fluviale del Ribatejo in cui la desolazione e la solitudine sono stati miei fidati compagni di viaggio riportandomi al ricordo delle mesetas spagnole.
A Santarém il paesaggio inizia con stupore a cambiare: una catena di colline da superare si staglia all’orizzonte e comincio a salire e scendere su e giù per le innumerevoli alture dominate da ulivi ed eucalipteti.
Piccoli centri abitati si scorgono sul fondovalle come la graziosa Minde o arrocati sulla cima come Fatima, famosa meta di pellegrinaggi purtroppo invasa dal consumismo.
Superata la collina oltre Fatima attraversando la fitta macchia mediterranea, si raggiunge la splendida Tomar con il suo mastodontico acquedotto romano e il Convento dei Templari che domina la città dalla vetta del colle.
Questa prima parte del viaggio a piedi è senza dubbio quella più autentica dell’intero Cammino.
Conserva ancora un fascino selvaggio che trasmette quello spirito d’avventura del pellegrinare sempre più spesso sacrificato dall’offerta dei troppi servizi.
Alcuni vviaggiatori infatti si avvalgono del servizio di spedizione zaini per tappe lunghe o difficili oppure della prenotazione anticipata degli ostelli e del taxi a disposizione dei “pellegrini” stanchi.
Questi comfort non sono in linea con un viaggio a piedi poichè tolgono il piacere della scoperta e degli imprevisti di percorso che, a mio avviso, sono parte integrante dell’avventura.
Superare le difficoltà offre l’opportunità di mettersi alla prova, di superare e rafforzare la propria autostima.
Seconda parte: da Coimbra a Porto.
Questa è la parte più dura psicologicamente, poichè in una settimana ho calpestato soltanto asfalto.
Non c’è stato nessun paesaggio particolarmente bello che mi distraesse dal camminare per le otto-nove ore giornaliere.
In questi casi l’unico modo per far passare meglio il tempo è l’introspezione.
Ne ho approfittato per riflettere sulla mia vita, sui cambiamenti da attuare al rientro e sugli affetti.
La lontananza, come sempre, si rivela un ottimo metodo per capire chi conta davvero nella nostra vita. Aiuta a consolidare legami già forti e spezzare quelli più deboli o di convenienza.
In questo tratto industrializzato dove la mano dell’uomo è stata più distruttrice che amica, sono state poche le meraviglie incontrate.
La magnifica Coimbra è la capitale culturale del Portogallo con la sua famosa Università è stata una scoperta interessante. La coloratissima Agueda con l’affascinante Porto mi ha rubato il cuore con i suoi contrasti di città moderna e conservatrice allo stesso tempo.
Il ponte Luis sul fiume Douro, le cabinovie e le funivie sono in contrasto con un antico passato che ancora si respira tra il labirinto di stradine e vicoli della cittadella arroccata sulla collina.
Terza parte: Porto-Santiago
In quest’ultimo tratto ho raccolto gli insegnamenti del mio viaggio a piedi grazie alla natura, la migliore tra i maestri di vita.
Ora che la mente è sgombra da preoccupazioni ed ansie è davvero semplice leggere il suo linguaggio.
Superata Porto ritrovo il verde delle foreste rigogliose e delle infinite distese di vigneti da cui si ricava il famoso vino omonimo.
Ho attraversato lunghissimi tratti di campagna coltivata a mais, pomodori e peperoni, nonchè boschi di pini ed eucalipti su letti di felci fino a raggiungere il punto più alto e panoramico del Cammino: Alto da Portela Grande, un luogo mistico ed emblematico.
Pochi chilometri più avanti, un altro momento indimenticabile sul ponte di metallo sotto il quale scorre il fiume Minho, spartiacque tra Portogallo e Spagna.
E’ il confine naturale tra Valença e Tui che per me ha simboleggiato anche il passaggio da un passato dal quale non riuscivo a staccarmi al futuro, liberandomi definitivamente dalla paura del cambiamento.
Ho continuato il mio Cammino tra il silenzio dei boschi animati dallo scrosciare delle cascate e dei ruscelli e dal cinguettio degli uccelli fino agli ultimi cento chilometri che purtroppo sono stati contaminati dall’ affollamento dei “turigrini” (i turisti pellegrini ).
Peccato perchè è stata la parte più suggestiva e ricca di bellezze naturali, ma purtroppo anche la più turistica.
Quando sono arrivata alla fine del mio viaggio a piedi, a Santiago avevo le lacrime agli occhi. Un pianto di gioia incontenibile così difficile da descrivere. Un mix di emozioni troppo intense che si fa fatica a tenere dentro, il cuore trabocca di felicità e orgoglio.
Mi sono sentita fiera di aver portato a termine un altro viaggio nel viaggio a piedi, quello dentro me stessa.
In fondo è proprio questa l’ essenza di un pellegrinaggio: andare alla ricerca di qualcosa.
Che sia quella di sè stessi o di un Dio poco importa. Questo è lo spirito giusto per mettere lo zaino in spalla e partire per un viaggio che cambierà per sempre la tua prospettiva di vita.
E tu? Hai mai vissuto un’esperienza del genere?
Un abbraccio
Veronica
Davvero un piacere leggere i tuoi articoli… questo in particolare è bellissimo…. complimenti davvero, il cammino di Santiago è qualcosa a cui iniziai a pensare tempo fa nel leggero un libro… ma delle volte mi assale la paura di dover “abbandonare” la mia vita e mi viene un nodo alla gola…. chissà se riuscirò a vincerla ?? grazie per la descrizione e la grinta che hai messo in quest’articolo.
Ciao e scusa per il ritardo nella risposta ma ho trovato il tuo commento nello spam?
Lo sai che anche io ho cominciato a pensare al Cammino dopo aver letto un libro? (Il Cammino di Ssntiago di P.Coelho) e avevo esattamente tutti i tuoi dubbi e le tue paure…per superarli non esiste una formula magica posso solo assicurarti che quando sarai veramente pronta, sentirai un richiamo ancora più forte che trasformerà la tua paura in curiosità dandoti quella piccola spinta che ti farà compiere il primo passo. Una volta fatto il biglietto aereo e arrivata sul posto come per incanto tutti i dubbi che ti tenevano ancorata si dissolveranno per lasciare spazio al viaggio più sorprendente e ricco che tu possa fare nella vita??
Un abbraccio e spero davvero che tu riesca ad andare (ovvianente fammi sapere?)
Il libro che abbiamo letto è lo stesso, ?, forse un giorno vicino farò questo passo …. certo che ti terrò aggiornata ? un abbraccio
Lo vedi è un segno? … niente avviene mai per caso?
Non forzare arriverà un giorno qualunque la “chiamata” e capirai che è il momento per andare (a me è successo così)?
Che meraviglioso post, che foto splendide. Adoro il Portogallo e vorrei andare a viverci. Grazie di questo straordinario contributo e di questo bellissimo blog. Complimenti sinceri e di cuore. E’ un piacere leggerti.
Grazie di cuore Daniele sono felice che ti abbia regalato delle emozioni, per me è il complimento più bello da ricevere…Dove andrai a vivere?Nella capitale o in qualche paesino?
Grazie a te carissima Veronica, trovo davvero che il tuo blog sia straordinario. Non solo per le bellissime foto ma per l’aria di autentica libertà che si respira, quella che è una terapia per l’anima, la vera bellezza. Non so se riuscirò mai a realizzare il mio osgno ma ho una idea: Faro o Lisbona o anche Porto. Luoghi di una tenerezza malinconica dove ascoltare Fado e guardare il tramonto con la gioia di dirsi: finalmente sono avvolto da ciò che ho sempre chiesto…
Hai detto benissimo Daniele: autentica libertà e terapia per l’anima non potevi scegliere parole migliori per rendere l’idea della bellezza di un viaggio a piedi?
Ho visto sia Lisbona che Porto ma Faro mi manca…devo ammettere che la scelta tra Porto e Lisbona è durissima sono entrambe affascinanti…chissà quale sarà la tua scelta…ti auguro comunque di realizzare questo tuo sogno e quando ci riuscirai magari la racconterai come mio ospite nel blog…sarebbe fantastico❤
Davvero ne sarei onorato e contento. Come ho scritto nel commento in risposta alle tue bellissime parole sulla Val Gardena è così vivificante condividere una visione comune. Grazie ancora. Un abbraccio grande grande e buona serata ???
Concordo pienamente ?
Grazie a te e buona serata Daniele?
Mi hai fatto venire voglia si farlo….
Questo è il più bel complimento che potessi farmi!
Grazie di cuore, ti auguro di farlo il prima possibile ; )
Un abbraccio
Visto che condividiamo la passione per i viaggi, ti consiglio caldamente questi splendidi film: https://wwayne.wordpress.com/2014/09/28/i-miei-10-road-movies-preferiti%e2%80%8f/. 🙂
Your pictures of roads, streets and waterways looked so inviting to travel. I felt like I was taking a trip along with you.
I’m so happy that I managed to make you travel with me, that’s why I like to share my emotions with you?
Thanks for visiting Gipsy ❤
…ho anche trovato il bunker del Monte Soratte ho letto, velocemente, la storia di questo bunker interessante questa fortificazione.
Esatto c’è anche il bunker ? le conosci tutte sei troppo forte?
l’ho scoperto grazie al tuo suggerimento… quindi il merito è tuo non mio
Par condicio dai ???
interessante… Grazie Veronica
Grazie a te Sal del tuo tempo❤
Monte Gelato… mmmmmm
Sal non è una montagna?…per te c’è il Monte Soratte ma è una passeggiata non è molto alto ma ha un panorama fantastico ❤
Eccoti. Mi ero perso gli ultimi post. Stavo lavorando ad un progetto che sto portando avanti con alcuni amici … A proposito di turismo lento. A breve, spero, ne sentirai parlare.
Ho letto che sei tornata nel modo (assurdo) della frenesia, della rincorsa a tutti i costi del successo (o della felicità) che oggi vanno di pari passo.
Leggendo il tuo ultimo post ti ho invidiata. Fare uno dei cammini è un sogno che per qualche anno resterà ancora nel cassetto.
Adesso che farai? Un altro cammino o ti tufferai nella frenesia della vita moderna?
Adesso mi hai incuriosito troppo sul tuo progetto e non vedo l’ora di sentirtene parlare???
Purtroppo sono dovuta tornare alla frenesia della quotidianità ma con le dovute precauzioni: ho diminuito di molte ore gli impegni ma soprattutto sono riuscita a ritagliare il tempo per farmi delle lunghe passeggiate a piedi.
Sono molto fortunata perchè il mio paesino è in un punto strategico del Lazio: direttamente sulla via Francigena, a una decina di chilometri dal lago di Trevignano (una località vicina al più famoso Bracciano) , dal Treja Adventure (un parco avventura nelle stupende cascate di Monte Gelato), da Sutri e tantissimi altri paesini che posso tranquillamente raggiungere a piedi???
A breve comunque scriverò un articolo con tutti gli itinerari del mio cuore così se mai capiterai da queste parti potrai trovare tante cose da fare o magari ti farò da guida?
Aspetto con ansia i dettagli del tuo progetto e spero che prima o poi anche tu potrai ritagliarti del tempo per fare uno dei tanti Cammini ❤
Un abbraccio e grazie per la visita?
Anch’io abito in un paesino (dormitorio) in Lombardia. Sono immerso nel verde del parco del fiume Ticino e ormai conosco quadi tutti i percorsi a memoria. A Milano ormai vado solo per lavoro.
La zona dove abiti dev’essere molto interessante. Non ci sono mai stato, ma le cascate di Monte Gelato mi hanno incuriosito e potrebbero entrare a far parte del mio progetto. Per ora c’è solo una pagina internet. http://www.turistaperungiorno.it
A presto
Io ho vissuto a Roma fino a 25 anni poi mi sono spostata in campagna e non c’è paragone con la qualità di vita…non tornerei a Roma per nessuna ragione???
Monte Gelato ti piacerebbe molto perchè ti piacciono il verde e la natura?
Ora vado a guardarmi il tuo link ?
?
Le descrizioni e le foto sono stupende! Fanno venir voglia di infilarsi gli scarponcini e partire…
Grazie Luisa sono davvero contenta che riescono a trasmetterti questa voglia ?????
Un abbraccio forte forte…e aspetto le tue impressioni se un giorno avrai occasione di farne uno (se già non lo hai fatto)
Grazie!
A te Luisa?
Di fronte a tanta ispirazione mi vergogno a chiedere qualcosa di così prosaico ma può essere utile a chi voglia provare l’esperienza: hai fatto un consuntivo di spesa? S’è discostato dal budget preventivo?
Ahahahahah ma no Joseph è più che leggittimo figurati?
Allora il budget tra i 30 e i 40 al giorno ( ostello, colazione, bar, pranzo e cena ) più i voli (80 euro andata e 85 al ritorno)
In totale ho speso sui 1400 rientrando nel mio preventivo di spesa ?
Un abbraccio ❤
il tuo viaggio in qualche maniera è stata poesia, rabbia e geometria! E spero ci sia un po’ di nostalgia in quel cammino appena compiuto, perchè vorrebbe dire che il fuoco si è riacceso e continua ad ardere, proprio come diceva Arthur Schnitzler -scrittore e drammaturgo austriaco- “È la nostalgia a nutrire la nostra anima, non l’appagamento; e il senso della nostra vita è il cammino, non la meta. Perché ogni risposta è fallace, ogni appagamento ci scivola tra le dita, e la meta non è più tale appena è stata raggiunta.” Quindi lascia vivere ancora quei chilometri, quelle strade, le viuzze, i piccoli ostelli, la pioggia, sono e saranno per sempre scampoli di un puzzle che disfarai e ricomporrai ogni volta con la mente e il cuore e nessuno te li potrà togliere.
Spero che il rientro sia stato sereno, immagino quanto sia strano ributtarsi nel quotidiano, ma sei tornata arricchita e forse più “nuova”. Ti abbraccio e ti lascio un brano (come vedi non ho perso il vizio 🙂 ), per il tuo ritorno a casa. Un brano di Battisti che è un po’ una metafora su quanto hai appena vissuto e su quando hai “imparato”, Si,Viaggiare, una canzone musicalmente bellissima e piena di significato. Spero sia un inno al tuo continuare a viaggiare. Ciao
https://www.youtube.com/watch?v=fSDNJzxuVaw
Carissimo Sarino ? non so se ho più nostalgia di voi o del Cammino…mi mancano le nostre chiaccherate online quotidiane e sì è dura rituffarsi nel caos delle giornate.
Più ti abitui al silenzio più diventi insofferente al mondo che urla e corre intorno a te… ma ho dalla mia parte una nuova consapevolezza: che non ne verrò più risucchiata? ormai ho l’antidoto contro questo veleno?
Mi mancano già i miei momenti, le mie riflessioni, le mie semplici e ricche giornate come potrei dimenticarle?
Mi hanno regalato una rinnovata voglia di sognare ora ho talmente tante idee che non so da dove cominciare????
Battisti caro Sarino è uno dei miei preferiti…un poeta ❤
Grazie per esserci sempre con le tue parole, le tue citazioni e le tue canzoni che accolgo con tanto tanto piacere.
Un super abbraccio e a presto ❤
Hai centrato perfettamente le motivazioni che spingono una persona a scalare una parete,affrontare un trekking di molti giorni, piuttosto che navigare in solitario o come nel mio caso , immergermi in boschi e foreste.
Il percorso che hai fatto è davvero estatico, ed anche molto famoso, proprio ieri , mentre visionavo alcuni zaini, il commesso ci ha tenuto ha sottolineare che uno in particilare era stato testato sul percorso di Santiago.
A proposito! Sarebbe interessante che a fronre di questa esperienza, ci parlassi delle attrezzature che hai potuto testare di persona.
Intanto un abbraccio , e ingamba ?
Ciao Aria… vedo che abbiamo tante cose in comune tra pareti da scalare, trekking, amore per la solitudine ma soprattutto le foreste e i boschi i luoghi più magici che conosco❤
Non ho parole per lo zaino di Santiago?????? dove arriveremo????
Non sono una fanatica dell’attrezzatura perfetta o meglio quando scelgo uno zaino o le scarpe parto da un unico presupposto: la comodità?
Per questo Cammino ho allegerito lo zaino e mi sono trovata benissimo (passando da 40L a 30L secondo me è perfetto?) e invece per le scarpe…uso le mie da running??? che non mi hanno dato alcun problema (nessuna vescica nè fastidi)
Diciamo che è ormai talmente varia l’offerta che se ci mettiamo a vedere il dettaglio alla fine non ne usciamo più…diventa uno stress anche quello????
Nel dubbio lo sai che mi dico?
“Ma cento anni fa i pellegrini ce l’hanno fatta senza tutte queste cose…addirittura scalzi, scegli semplicemente la comodità?”
Un abbraccio Aria e se sei nei boschi abbraccia un albero per me❤
Senz’altro ?
Brava Veronica bellissimo questo riassunto.
Le mie esperienze di lunghi cammini si limitano all’alta via 1 e 2 nelle Dolomiti la prima dal lago di Braies a Belluno 12 giorni 125 km. con un dislivello in salita di 7.300 metri quello in discesa 8400 metri sulle creste delle dolomiti dalle dolomiti di Braies a quelle Bellunesi dormendo nei rifugi in quota. 11 gruppi dolomitici interessati, dimenticavo, in montagna mai da soli
la seconda alta via, la numero 2, da Bressanone a Belluno 13 giorni sempre in quota attraversando 8 gruppi dolomitici dal Plose (BZ) alle Vette Feltrine (BL) 11.300 metri di dislivello in salita 11.200 in discesa non voglio annoiarti con altri numeri questi sono i miei cammini. più di due settimane continuative non ho di ferie quindi il cammino portoghese rimarrà per un po un sogno… a presto e alla prossimo post
ciao da Sal
Ciao Sal altro che “cammini” le tue sono state delle imprese epiche con tutti quei dislivelli??…immagino che panorami da lassù?
Ma lo sai che stavo pensando di andarmene sulle Dolomiti al lago di Braies per le vacanze estive???
Quest’anno il mare non mi attira?
Che dici me le consigli????
Un abbraccio e non ti preoccupare che prima o poi lo farai il Cammino❤
Che piacere leggerti Veronica! Si apre il cuore nel vederti nelle immagini così fiduciosa e sorridente. Ce n’è una in particolare che mi ha intenerita più delle altre. Ti si vede in bianco e nero, a mezzo busto in primo piano con sullo sfondo una lunga strada deserta. Ecco questa da’ bene il senso di quello che ti sei accinta a fare. Hai affrontato l’incognito in compagnia dei paesaggi che incontravi lungo il cammino . Cambiando il tuo modo di essere passo dopo passo.
Sicuramente sei cambiata in meglio, ma sono più che certa che eri già una bella persona. Forse ti sarai tolta del fardello superfluo sulle spalle, per camminare più spedita nella Vita.
A proposito del fardello… devi prima sapere che quando parto per qualsiasi destinazione mi porto dietro borse da viaggio piene di ogni cosa. Mi da’ un senso di sicurezza avere le mie cose anche lontana da casa.
Tu invece hai affrontato quel lungo viaggio solo con uno zaino in spalla. puoi dirmi, se vuoi, quello che ti eri portata dietro? E ti è bastato?
Anche questo fa parte dell’insegnamento di questo cammino?
Ti abbraccio con l’affetto di sempre, felice per averti letto ancora! <3
Vittoria.
Ecco Vittoria???
Mi siete mancati in questi giorni lo sai?
La foto che ti piace di più pensa l’ho scelta come copertina dell’album di foto che porterò a sviluppare e ne hai colto il significato in pieno❤
Come sempre sei tanto gentile e la tua sensibilità mi scalda il cuore?
Per quanto riguarda lo zaino beh sì anche lì il Cammino insegna qualcosa: ad allegerirti per il viaggio (la vita) poichè in effetti quando si viaggia bastano davvero poche cose senza sentire la mancanza di tutte quelle che non hai?
In realtà abbiamo tutti dieci, cento volte di più di quello di cui in realtà abbiamo bisogno e “viaggiamo” sempre appesantiti:
più la mente è occupata cara Vittoria, più è pesante e più rende difficile il nostro viaggiare.
Questo ti fa comprendere come nella vita passiamo il tempo ad accumulare cose quando alla fine ciò che conta è l’emozione, il sentire e pensa un po’ è proprio quando ci si priva delle cose che si comincia ad essere grati e felici per qualcosa ?
Se viaggi leggera sei libera e quando sei libera sei felice ❤
Ma non ti preoccupare se mai dovrai affrontare il Cammino porta tutto quello che vorresti…poi ci pensa lui a farti capire quello che è necessario e quello che è superfluo.
Un super abbraccio cara Vittoria❤
Grazie Veronica per le parole affettuose nei miei riguardi e la pazienza infinita nel rispondere alle mie domande. Mi sa che ci sarà davvero molto molto da cambiare in me se mai affronterò questo cammino! Nella vita mai dire mai, quindi non posso escluderlo a priori. Certo mi piacerebbe moltissimo! ma sono legata a famiglia e impegni con una zavorra impossibile da alleggerire. Ne avrei però un grande bisogno, anche per riuscire a camminare con un passo più leggero… per ora il mio zaino è veramente pesante ma non so da che parte cominciare per alleggerirlo.
Ho tanto piacere che la foto che più mi ha colpito , la più significativa per me, sia la stessa che hai scelto come copertina del tuo album di foto di questo bellissimo viaggio. Questo mi dice che siamo davvero in sintonia!!!
Grazie ancora Veronica per la pazienza e comprensione nei miei riguardi
Ti auguro un sereno fine settimana ! Ciao carissima, a presto rileggerti. Un abbraccione da Vittoria <3
Ma figurati Vittoria per me è un piacere poterti essere di aiuto in qualche modo?
Comunque non devi preoccuparti quando e se deciderai un giorno di farlo devi solo fare il biglietto aereo, preparare lo zaino e al resto ci penserà il Cammino, passo dopo passo imparerai a conoscerti e a stupirti di te stessa oltre ad imparare tante tante lezioni di vita❤
Ti abbraccio forte carissima Vittoria ?
bello che sei tornata, mi mancavano i tuoi post; questo è una sintesi perfetta, ma purtroppo ha il sapore dell’addio.
oppure potremo leggerti ancora?
Ciao Mauro grazie ???che bello risentirti e vedere che (forse) hai risolto con i commenti???
Stai tranquillo nessun addio almeno una volta a settimana dovrai sopportarmi ????
Come procedono i tuoi lavori di ristrutturazione?
Un super abbraccio ❤
ecco una bella notizia: una volta alla settimana è pur sempre qualcosa.
in effetti ho cliccato semplicemente invio e non ho avuto problemi, neppure ci ho pensato, ne distratto!.
è che sto scrivendo su un vecchissimo netbook a scartamrento molto ridotto che mi ha passato mia figlia;il precedente, comperato in Giappone durante il roundtheworld, è in riparazione da un pezzo e credo ci resterà ancora: meglio sarebbe stato rottamarlo del tutto, ma io ci sono stupidamente affezionato, forse perché è stato il mio compagno di viaggio per tre mesi, e l’unico che non mi ha abbandonato, sopportando le mie prolisse chiacchierate ogni sera… :-).
comunque questo suo sostituto fa quel che può, ed ecco che gli altri due blog sono sospesi fino a che non torna lui, e anche sul blkog principale mi limito all’essenziale.
del resto la casa continua a prendermi molto: settimana prossima sistemazione impianti elettrico ed idraulico: restano da fare un poggiolo, la sistemazione degli scarichi e dei due cortili (uno quasi finito) e mille rifiniture ancora, ma insomma posso passare alle pulizie interne e alla sistemazione dei mobili abbastanza presto.
intanto ho avuto la notizia stupenda che gli sgravi fiscali per ristrutturazione nel mio caso sono sulle tre unità originarie, e dunque di fatto moltiplicabili per tre: mi sento sotto l’ala protettiva di qualcuno: è la seconda sorpresa positiva di questa storia, quando ormai mi vedevo perso…
se avessi scritto un diario di questa storia sarebbe stato più lungo dei 170 post del bortoround… 😉
un abbraccio, carissima Veronica, e a presto.
Ahahahah carina l’idea del diario sulla tua odissea per la ristrutturazione ???
Per quanto riguarda il vecchio pc fai bene a non darlo via…è un pezzo di vita che per te deve avere un gran significato e tantissi ricordi, un po’ come il mio zaino anche io ci ho fatto delle lunghe chiaccherate, un grande ascoltatore ??
A presto caro Mauro un abbraccio e non ti stressare troppo dietro ai lavori mi raccomando?